COMUNICATO STAMPA
ThyssenKrupp. Spezia (Fiom): “L'incontro odierno non ha fugato nessuna delle nostre preoccupazioni. Restiamo contrari allo scorporo della produzione di acciaio inossidabile”
Laura Spezia, segretaria nazionale e responsabile per la siderurgia della Fiom-Cgil, ha rilasciato in serata la seguente dichiarazione.
“L'incontro sulla ThyssenKrupp che abbiamo avuto oggi a Roma, a Palazzo Chigi, non ha fugato nessuna delle nostre preoccupazioni in merito al futuro della multinazionale tedesca nel nostro Paese.”
“Debbo rilevare, innanzitutto, che all'incontro odierno, benché svolto in sede di Presidenza del Consiglio dei Ministri, non era presente nessun rappresentante del Board di ThyssenKrupp AG. Inoltre, da una lettera consegnata dall'Azienda al Governo, il cui testo è stato oggi reso noto, è venuta una conferma dell'intenzione dell'Azienda stessa di procedere allo scorporo della produzione di acciaio inossidabile. Per il resto, tutto appare aleatorio, sia per ciò che riguarda le prospettive produttive e occupazionali degli impianti italiani, sia per ciò che riguarda la strategia cui l'Azienda intende attenersi che, a tutt'oggi, non ci è stata spiegata.”
“Il tono dell'Azienda, al tavolo di Palazzo Chigi, è stato quello di chi dice: 'State calmi, non disturbate il manovratore, provvederemo noi per il meglio'. Il Governo, per bocca del sottosegretario della Presidenza del Consiglio, Letta, ha dichiarato che, al tavolo che si è aperto a partire da oggi, dovrà realizzarsi un confronto vero tra il Governo stesso, le Istituzioni locali, l'Azienda e i sindacati.”
“Per parte nostra, riteniamo indispensabile che il Governo traduca questo impegno in fatti concreti, convocando un nuovo incontro già ai primi di settembre e facendo sì che, in tale occasione, sia presente anche una qualificata rappresentanza del vertice di ThyssenKrupp Ag. Ciò affinché il tavolo non sia un luogo in cui si prende atto di fatti già avvenuti, ma un'occasione per realizzare un effettivo confronto tra diversi punti di vista.”
“In ogni caso, noi ribadiamo, come Fiom, che non comprendiamo quale sia la motivazione industriale che porta un'azienda che produce acciaio nel mondo a liberarsi dagli stabilimenti che producono acciaio inossidabile e che, per conseguenza, siamo contrari a tale annunciato scorporo.”
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 27 luglio 2011