COMUNICATO STAMPA

   
 

Saras. Marcelli (Fiom): “Soddisfazione per la sentenza con cui il Tribunale di Cagliari ha condannato tre dirigenti per la morte di tre lavoratori metalmeccanici avvenuta due anni fa”


Maurizio Marcelli, responsabile dell’ufficio Salute, ambiente e sicurezza della Fiom-Cgil, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.


 

“La Fiom esprime soddisfazione per la sentenza emessa oggi dal Tribunale di Cagliari, sentenza che ha condannato per omicidio colposo tre degli imputati nel processo per la morte di tre lavoratori metalmeccanici avvenuta, due anni fa, nella raffineria Saras di Sarroch (Cagliari), di proprietà dei fratelli Moratti. In particolare, i condannati sono, rispettivamente, il direttore generale della Saras, il direttore dello stabilimento di Sarroch e l’amministratore responsabile della società Comesa, la ditta metalmeccanica che aveva assunto in appalto lavori di manutenzione nella raffineria.”

“La sentenza afferma inequivocabilmente ciò che la Fiom aveva sempre sostenuto, e cioè che la morte dei tre lavoratori non era frutto di sfortuna o di casualità, ma era avvenuta a causa di precise responsabilità sia dell’impresa committente, la Saras, che dell’impresa appaltatrice, la Comesa, che, congiuntamente, non hanno rispettato le norme di legge e non hanno attivato le procedure utili e necessarie per non mettere a rischio la vita dei lavoratori addetti a lavorazioni manutentive altamente rischiose.”

“Questa sentenza stabilisce quindi che, nel caso di specie, le responsabilità dell’impresa appaltatrice non possono essere disgiunte da quelle dell’impresa committente. La sentenza, inoltre, conferma la necessità che il sindacato, così come ha fatto la Fiom anche in questo caso, si costituisca sempre come parte civile nei processi che vedono in giudizio i dirigenti di aziende dove sono avvenuti degli infortuni gravi o addirittura mortali. Solo così, infatti, si può determinare l’effettività della pena e quel rispetto da parte delle imprese della vita dei lavoratori che, purtroppo, spesso non viene ancora considerato come una elementare norma di comportamento.”

“Nel primo semestre del 2011, infatti, gli infortuni mortali sono aumentati, pur a fronte di una riduzione delle ore lavorate rispetto al primo semestre del 2010. Questo ci porta a pensare che il livello di degrado delle condizioni di lavoro, e il non rispetto da parte delle imprese delle norme vigenti in tema di sicurezza e salute dei lavoratori, sia ampio ed esteso. La Fiom è determinata a continuare l’azione di tutela dei lavoratori affinché infortuni e malattie professionali non siano più un elemento con cui ci si debba confrontare ogni giorno.”
 

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
 

Roma, 4 luglio 2011