COMUNICATO STAMPA

   

Selex Elsag. Masat e Haertter (Fiom): “Raggiunta un'ipotesi di accordo per la nuova società del gruppo Finmeccanica, senza ricorso alla Cassa integrazione straordinaria a zero ore”

Massimo Masat, coordinatore nazionale Fiom-Cgil del gruppo Finmeccanica, e Sveva Haertter, coordinatrice nazionale Fiom-Cgil del gruppo Selex, hanno rilasciato oggi la seguente dichiarazione.


 

“Nella trattativa non stop del 27 e 28 giugno, è stata raggiunta, a Genova, un’ipotesi di accordo per la riorganizzazione di Selex Elsag, la nuova realtà dell’elettronica per la difesa del gruppo Finmeccanica, nata dalla fusione tra Selex Communications ed ElsagDatamat.”

“Grazie alle iniziative di mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori, l’ipotesi di accordo definita risulta sensibilmente migliorativa rispetto all'impostazione iniziale dell’Azienda. Infatti, non prevede Cassa integrazione straordinaria a zero ore, né la pesante rotazione quadrimestrale così come prevista dalla procedura aperta dall’Azienda. L'intesa permette anzi una gestione solidaristica degli ammortizzatori sociali per i 24 mesi di durata del piano di riorganizzazione, anche grazie ad alcune giornate di chiusura collettiva.”

“La mobilità volontaria ed incentivata prevede un'integrazione dell’indennità di mobilità che consente il raggiungimento dell’80% dell’ultima retribuzione netta. I numeri della Cassa integrazione sono stati ridotti (dai 650 iniziali ad un massimo di 515), ed è previsto il rientro al termine dei 24 mesi del piano; inoltre, è prevista un’attività formativa finalizzata alla riqualificazione professionale, con un’integrazione dell'indennità di Cassa integrazione. Infine, i numeri della stessa Cassa integrazione straordinaria potranno essere ulteriormente ridotti nell’ambito delle verifiche previste dall’ipotesi di accordo; in ogni caso, non verrà superato il tetto massimo di 4 giorni al mese.”

“Al netto delle uscite per mobilità, a fine corsa non ci saranno esuberi. Nel mese di settembre sono previste verifiche finalizzate all’internalizzazione di attività, sia per recuperare carichi di lavoro che per una salvaguardia, almeno parziale, dell’occupazione delle lavoratrici e dei lavoratori con contratti atipici.”

“La parola passa ora alle lavoratrici ed ai lavoratori che hanno diritto di decidere sugli accordi che li riguardano.”


Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
 

Roma, 28 giugno 2011