COMUNICATO STAMPA
Ales Spa. Lelli (Filcams) e Pettine (Fiom): “Ecco perché non abbiamo firmato al ministero dei Beni Culturali l'accordo relativo al passaggio degli ex Lsu nella nuova società”
Barbara Pettine, della Fiom-Cgil, e Danilo Lelli, della Filcams-Cgil, hanno diffuso oggi il seguente comunicato congiunto.
“Con una dichiarazione a verbale, la Fiom-Cgil e la Filcams-Cgil hanno motivato la propria non adesione al verbale di accordo sindacale sottoscritto il 25 maggio 2011 al ministero dei Beni Culturali dalle altre sigle sindacali delle categorie dei metalmeccanici e dei servizi; accordo relativo al passaggio in Ales Spa dei lavoratori ex Lsu attualmente dipendenti dalle società Sma, Plans Consulting, Mirabilia e Cofely.”
“Pur confermando la propria condivisione per il passaggio in Ales dei lavoratori, e affinché esso avvenga per l'intero bacino degli interessati nei tempi più rapidi, Fiom e Filcams denunciano la mancanza delle garanzie di quadro contrattuali e normative entro cui avverrà tale passaggio.”
“Infatti, il verbale di accordo non contiene, così come più volte richiesto al tavolo da Fiom e Filcams, la garanzia che i lavoratori siano assunti con contratto a tempo indeterminato e con la salvaguardia dei livelli retributivi e dell'anzianità pregressa.”
“Il Ministero ha negato un proprio impegno in tal senso, rinviando invece tutta la materia esclusivamente alla successiva negoziazione tra Organizzazioni sindacali e Ales Spa.”
“Fiom e Filcams ritengono grave e inaccettabile che il ministero dei Beni Culturali abbia abdicato ad una sua precisa responsabilità d'indirizzo, trattandosi di assunzioni di lavoratori in una società in house (totalmente controllata) che opererà in regime di affidamento diretto per attività precedentemente messe a bando e aggiudicate all'esito dell'espletamento di procedura di gara europea. E' quindi responsabilità primaria del Ministero definire e garantire il quadro normativo entro cui la Ales dovrà operare nella gestione del personale. Non impegnandosi in tal senso, il ministero dei Beni Culturali non ha assolto ad un suo preciso obbligo nei confronti dei lavoratori, rendendone più precarie e incerte le condizioni di passaggio.”
“Fiom e Filcams ribadiscono il proprio impegno a realizzare in tutte le successive sedi di confronto e negoziato gli obiettivi suindicati e si riservano di valutare insieme ai lavoratori tutte le necessarie azioni future.”
Uffici stampa Fiom-Cgil e Filcams-Cgil
Roma, 26 maggio 2011