COMUNICATO STAMPA

ThyssenKrupp. Spezia e Bardi (Fiom): “Si accrescono le nostre preoccupazioni sul futuro degli stabilimenti italiani. Nei prossimi giorni decideremo le iniziative necessarie”

 

Laura Spezia, segretaria nazionale e responsabile siderurgia della Fiom-Cgil, e Vittorio Bardi, coordinatore nazionale siderurgia della stessa Fiom-Cgil, hanno rilasciato oggi la seguente dichiarazione.


 

“Le notizie che stanno giungendo in queste ore dal Consiglio di Sorveglianza della ThyssenKrupp, che si è riunito in Germania, non solo confermano, ma accrescono le nostre preoccupazioni sul futuro degli stabilimenti italiani, a partire da quello di Terni.”

“Infatti, viene confermata la strategia di scorpori, dismissioni e vendita di settori importanti che era trapelata nei giorni scorsi. La divisione Stainless Global, che raggruppa le produzioni di acciaio inossidabile, è in vendita. Lo stesso vale quindi per il sito ternano, che è uno dei principali siti produttivi dell’acciaio inox.”

“Tanto più ci sconcerta il fatto che il sindacato tedesco Ig Metall, nei giorni scorsi, abbia raggiunto un accordo con ThyssenKrupp senza aver informato e coinvolto il Comitato aziendale europeo, né i sindacati italiani dei metalmeccanici, che avevano chiesto espressamente alla stessa Ig Metall di incontrarsi per discutere prima di qualsiasi decisione. A maggior ragione sarà necessario, in queste ore, ottenere ulteriori dettagli e chiarimenti sul progetto strategico elaborato dall’Azienda e sugli accordi siglati da Ig Metall.”

“Noi continuiamo a ritenere sbagliata la scelta strategica di ThyssenKrupp, anche perché sappiamo bene che, spesso, le dismissioni, gli scorpori e le vendite non garantiscono il mantenimento dell’occupazione, né il futuro stesso dei siti caratterizzati da produzioni di qualità e standard di eccellenza, quali quelli che attualmente sono tipici del sito ternano.”

“Nei prossimi giorni, decideremo le iniziative di mobilitazione necessarie e richiederemo il coinvolgimento del Governo italiano, oltre all’immediata convocazione di un tavolo con la presenza della ThyssenKrupp.”

 

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
 

Roma, 13 maggio 2011