COMUNICATO STAMPA

Fincantieri. Pagano (Fiom): “Ad Ancona gli operai occupano la stazione ferroviaria. Azienda e Governo sono responsabili del clima di tensione che si è creato nel Gruppo”

 

Alessandro Pagano, coordinatore nazionale Fiom-Cgil del gruppo Fincantieri, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.

“La situazione in Fincantieri si sta facendo insostenibile. Le incertezze rispetto al futuro del cantiere hanno portato circa 300 lavoratori della Fincantieri di Ancona ad occupare, questa mattina, la stazione ferroviaria e a salire sui binari per rivendicare la salvaguardia e il rilancio del cantiere navale.”

“La Fiom è al fianco dei lavoratori della Fincantieri di Ancona in lotta per la difesa del posto di lavoro e ne sostiene e appoggia ogni iniziativa.”

“L'Azienda, con i continui annunci sull'imminente presentazione di un pesante piano di riorganizzazione, si sta assumendo gravissime responsabilità rispetto al clima di tensione che cresce tra i lavoratori. Lo stesso vale per il Governo che non sta rispettando gli impegni assunti nell'ambito di questa vertenza, a partire da quello relativo alla convocazione del tavolo nazionale sulla cantieristica navale; convocazione che sollecitiamo da mesi senza riscontri.”

“Nella generale situazione di incertezza, la mobilitazione in atto oggi ad Ancona è destinata ad estendersi in tutti gli altri siti di Fincantieri. Ciò rende non più rinviabile il riavvio del confronto sul destino del Gruppo, a partire da un esame ravvicinato della realizzazione degli interventi necessari per metterne in sicurezza l'assetto produttivo ed occupazionale.”

“La Fiom respinge ogni ipotesi di chiusura di cantieri e siti, nonché di riduzione strutturale della capacità produttiva di Fincantieri. Nell'ambito dell'Assemblea nazionale dei delegati Fiom di Fincantieri, che si svolgerà a Roma mercoledì 27 aprile, saranno decise le iniziative di mobilitazione nazionale da intraprendere per salvaguardare il futuro occupazionale dei lavoratori di Fincantieri e per ottenere la ripresa di un vero confronto che, date la complessità e la gravità della vertenza in atto, dovrà effettuarsi alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.”

 

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
 

Roma, 22 aprile 2011