COMUNICATO STAMPA

 

Fonti rinnovabili. Bardi e Potetti (Fiom): “Negativo il prolungarsi dell’incertezza sugli incentivi del nuovo ‘Conto energia’ per il fotovoltaico”

 

Vittorio Bardi e Fabrizio Potetti, della Fiom-Cgil, hanno rilasciato oggi la seguente dichiarazione congiunta.

 

“Il decreto del 3 marzo, che taglia i meccanismi di incentivazione per le energie rinnovabili, continua a fare danni. Si susseguono notizie relative ad aziende del settore che richiedono la Cassa integrazione o, addirittura, mobilità e licenziamenti. Alle aziende più direttamente legate alla filiera del fotovoltaico (produzione di celle, moduli, inverter, componentistica), se ne aggiungono anche altre del settore metalmeccanico (estrusione, profilati di alluminio).”

“Dopo le tante proteste di associazioni, aziende, cittadini - con la richiesta di fermare, o quanto meno modificare radicalmente il decreto -, e dopo prime azioni di sciopero dei lavoratori dipendenti dalle aziende coinvolte, il Governo, per iniziativa dei Ministri Romani e Prestigiacomo, si era riservato di riformulare una proposta e di riconvocare tutte le parti in causa, comprese le Organizzazioni sindacali, già all’inizio di aprile. Ad oggi, però, non abbiamo ricevuto nessun segnale, mentre si susseguono svariate ipotesi di intervento sui nuovi meccanismi incentivanti, alcune delle quali particolarmente inquietanti per la riconferma di tagli insostenibili per l’intera filiera del fotovoltaico.”

“La Fiom, che - insieme alle altre organizzazioni sindacali dei metalmeccanici - rappresenta il settore contrattuale di gran parte dei lavoratori addetti alla produzione di apparecchiature per il fotovoltaico, riconferma le proposte di modifica già avanzate per il nuovo decreto. Primo, il sistema degli incentivi non può essere drasticamente ridotto in termini addirittura retroattivi. Secondo, non vanno posti rigidi tetti alla potenza incentivabile. Semmai, è utile graduare progressivamente le riduzioni delle tariffe, in funzione del volume di mercato, come già avviene nel sistema tedesco.”

“Ma queste modifiche vanno fatte in fretta, per dare all’intero settore le necessarie certezze di prospettiva. Infatti, è necessario che questo stesso settore continui a svilupparsi, qualificando l’intera filiera e coprendo quote sempre più significative di produzione di energia. E’ del tutto evidente che questo settore ha un valore sempre più strategico, anche a fronte delle tragedie in corso in Giappone e in Nord Africa. Tragedie che suggeriscono di ridurre la dipendenza del nostro Paese dai combustibili fossili e di chiudere definitivamente con il nucleare.”

“Per questo, la Fiom si schiera a favore di un altro modello energetico che privilegi le fonti rinnovabili, la generazione distribuita, il risparmio e il massimo di efficienza energetica.”

 


 

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
 

Roma, 13 aprile 2011