COMUNICATO STAMPA
Fincantieri. Pagano (Fiom): “Basta con il gioco delle dichiarazioni. Governo e Azienda presentino subito un piano per scongiurare il rischio di perdere migliaia di posti di lavoro”
Alessandro Pagano, coordinatore nazionale Fiom-Cgil del gruppo Fincantieri, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.
“Le preoccupanti dichiarazioni, rilasciate oggi a Trieste dall'Amministratore delegato di Fincantieri rispetto all'evoluzione della crisi che l'Azienda sta attraversando, confermano quanto da noi denunciato da mesi e smentiscono l'atteggiamento rassicurante manifestato fino ad oggi dal gruppo dirigente della stessa Fincantieri.”
“Azienda e Governo - quest'ultimo quale responsabile della politica industriale nazionale nonché proprietario del Gruppo - non hanno realizzato, e neppure avviato a realizzazione, nessuno dei provvedimenti e degli interventi da noi ripetutamente richiesti. Interventi e provvedimenti che, a nostro avviso, sono necessari a mettere in sicurezza il comparto. Ciò assegna loro gravi responsabilità, davanti ai lavoratori e al Paese, poiché siamo di fronte al rischio evidente di veder compromessa la solidità di uno dei settori industriali dotati di maggior valore strategico per l'economia nazionale e, contemporaneamente, di perdere migliaia di posti di lavoro negli stabilimenti Fincantieri e nelle aziende dell'appalto e dell'indotto, con conseguenze sociali purtroppo immaginabili.”
“Come Fiom, siamo contrari a qualsiasi ipotesi di ridimensionamento strutturale e di chiusura di siti e cantieri. Al contrario, reiteriamo al Governo la richiesta della convocazione di uno specifico tavolo di confronto. A Governo e Azienda chiediamo poi l'immediata presentazione, su questo tavolo, di un piano strategico che garantisca per intero il mantenimento della capacità produttiva di Fincantieri, insieme agli attuali livelli occupazionali. Continuando a sostenere con convinzione queste tesi, la Fiom è pronta ad avviare la mobilitazione a livello nazionale dei lavoratori dell'intero Gruppo.”
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 8 aprile 2011