COMUNICATO STAMPA

Energia. Bardi (Fiom): “Il Governo deve riformulare il Decreto sulle fonti rinnovabili”
 

Vittorio Bardi, coordinatore nazionale siderurgia della Fiom-Cgil, ha diffuso oggi un comunicato di cui pubblichiamo ampi stralci.

 

“In tutto il Paese, si stanno moltiplicando le iniziative a sostegno della richiesta di modificare radicalmente il Decreto che ha bloccato gli incentivi tariffari, oggi in essere, necessari per lo sviluppo delle energie rinnovabili. Tali norme prevedono che solo gli impianti fotovoltaici allacciati alla rete entro il 31 maggio potranno beneficiare delle tariffe agevolate, nell’attesa che entro il 30 aprile venga approvato un nuovo decreto con le nuove tariffe. Tutto questo ha generato un’incertezza che di fatto sta bloccando l’intero comparto. In questi giorni, si registrano annullamenti di ordini, comunicazioni di messa in discussione dei finanziamenti già accordati e richieste di Cassa integrazione o di riduzione del personale nell’intera filiera.”

“Quella del Governo è quindi una scelta sbagliata e insensata che rischia di bloccare un intero settore, tra i pochi oggi in crescita, che, in Italia, dà lavoro a circa 150.000 persone tra lavoratori diretti ed indiretti.”

(…).

“Il Governo, per iniziativa dei Ministri Romani e Prestigiacomo, si è riservato di riformulare una proposta già a partire da questa settimana (…). Per quanto ci riguarda (…), devono essere riconfermati i termini - già stabiliti nel decreto del ministero dello Sviluppo Economico del 6 agosto 2010 - della fine 2013, cancellando qualsiasi tipo di retroattività nella riduzione degli incentivi. Successivamente va calibrata la rimodulazione degli incentivi, anche in relazione allo sviluppo della maggiore efficienza e riduzione dei costi degli impianti (...). In ogni caso, i riferimenti di sviluppo prestabiliti per le potenze incentivabili vanno differenziati per tipologia di impianti a seconda della dimensione e della collocazione (a terra o sui tetti), in modo da privilegiare gli impianti di taglia medio piccola e integrati nel tessuto urbano e industriale.”

“Contemporaneamente, già nel decreto, il Governo dovrebbe mettere in atto azioni per promuovere un maggiore sviluppo e qualificazione della filiera industriale italiana del settore delle rinnovabili, che avrebbe l’effetto duplice di aumentare una base produttiva e occupazionale italiana e di contribuire ad una riduzione dei costi finali per gli impianti da fonti rinnovabili.”

“Infine, per uno sviluppo stabile del fotovoltaico e dell’eolico, sono assolutamente necessari interventi e investimenti (in questo caso in capo a Terna) per integrare questi impianti nelle reti di trasmissione e distribuzione, in particolare nelle regioni del Sud.”

 

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

 

Roma, 28 marzo 2011<