COMUNICATO STAMPA

 

Electrolux. Spezia (Fiom): “Preoccupazione per le delocalizzazioni progettate dall'Azienda e per le loro conseguenze industriali e sociali. Al Governo chiediamo anche un tavolo di settore”

 

“Al termine dell'incontro che abbiamo avuto oggi al al ministero dello Sviluppo Economico, e in vista della ripresa della trattativa con l'Azienda che avrà luogo il 24 marzo, credo sia necessario esprimere la preoccupazione della Fiom rispetto ai progetti di delocalizzazione all'estero, relativi a una parte delle produzioni fin qui realizzate in Italia, che sono stati annunciati dalla Electrolux.” Lo ha detto in serata Laura Spezia - segretaria nazionale Fiom-Cgil, responsabile per il settore degli elettrodomestici - uscendo dal ministero dello Sviluppo Economico. Qui il Governo aveva incontrato i rappresentanti dei sindacati dei metalmeccanici, nonché quelli delle Regioni e degli Enti locali interessati ai progetti prospettati dall'Azienda.

“Noi abbiamo insistito affinchè l'Azienda offra precise garanzie di mantenere in Italia le produzioni di gamma più alta e le attività di ricerca, innovazione e sviluppo connesse a tali produzioni. Tuttavia, fin qui l'Azienda non ci ha offerto garanzie sufficienti in questa direzione. Tanto più il Governo deve vincolare l'Azienda a considerare strategica la sua presenza industriale nel nostro Paese.”

“Preoccupazioni le abbiamo però anche espresse per ciò che riguarda il piano sociale, in relazione alle conseguenze occupazionali delle annunciate delocalizzazioni. La nostra posizione è ferma: nessuno deve essere licenziato da Electrolux. Quel che serve è un accordo che, utilizzando gli ammortizzatori sociali disponibili e intervenendo sul sistema degli orari, faccia sì che il maggior numero possibile di lavoratrici e di lavoratori resti in Azienda.”

“Infine desidero sottolineare che, nel corso dell'incontro odierno, abbiamo sollecitato il Governo ad aprire un tavolo relativo al settore degli elettrodomestici. Si tratta infatti di un settore diffuso e importante, da un punto di vista industriale, nel nostro Paese e, inoltre, di un settore che ha un grande rilievo sotto il profilo occupazionale. La crisi globale ha colpito anche questo settore, sia pure in termini diversi da quello che accade in altri settori. Tanto più è quindi necessaria una specifica sede volta a monitorare il comparto e a offrire la cornice in cui impostare le opportune scelte di politica industriale.”

 

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

 

Roma, 15 marzo 2011