COMUNICATO STAMPA
Installazioni telefoniche/4. Bellavita (Fiom): “Aprire con urgenza un tavolo sul settore”
Sergio Bellavita, segretario nazionale Fiom-Cgil responsabile per il settore Ict, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.
“A seguito della manifestazione dei lavoratori delle installazioni telefoniche indetta per oggi, a Roma, dai sindacati dei metalmeccanici Fim, Fiom, Uilm, delegazioni dei manifestanti sono state ricevute prima dalla Direzione di Telecom e poi al ministero dello Sviluppo Economico.”
“Tre sono i punti che consentono di sintetizzare la nostra posizione relativa alla crisi che attanaglia il settore.”
“Primo. Abbiamo chiesto che, al più presto, venga istituito un tavolo che veda la presenza di tutte le parti sociali coinvolte dal settore delle installazioni telefoniche: i sindacati dei metalmeccanici; i sindacati del settore delle telecomunicazioni; Telecom; le imprese delle installazioni telefoniche; le associazioni confindustriali di categoria che rappresentano Telecom e le installazioni; e, ovviamente, il Governo.”
“Secondo. La cosa più urgente è quella di contrastare da subito la pratica dell’appalto al massimo ribasso che porta a un degrado delle condizioni di lavoro e a una diffusa illegalità. In particolare, è necessario fissare una regola per cui, in caso di mutamento della ditta appaltatrice di una data commessa, i lavoratori incaricati di portarla a termine siano gli stessi che operavano come dipendenti dalla ditta originariamente incaricata dall’appalto e vengano chiamati a operare alle stesse condizioni che erano loro applicate in precedenza.”
“Terzo. E’ assolutamente necessario e non più rinviabile l’avvio di una seria e concreta politica di investimenti volta a sviluppare la banda larga, ovvero un’infrastruttura strategica per qualsiasi ipotesi di crescita di un paese industriale come il nostro. E’ ciò tanto più quando tutti sanno che questa politica non viene portata avanti dalla Telecom né, tanto meno, da un Governo che ha stanziato in tal senso una cifra ridicola.”
“Sullo sfondo si profila poi un interrogativo: se non sia il caso di aprire un dibattito sul ritorno della rete per le telecomunicazioni sotto la mano pubblica, considerata la pessima prova offerta dall’esperienza di una rete messa nelle mani dei privati.”
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 23 febbraio 2011