COMUNICATO STAMPA
Esposto Fim. Fiom: “Grave e inaudito citare il coinvolgimento di nostri delegati negli atti di intimidazione. Da sempre democrazia e non violenza sono elementi della nostra identità”
La Segreteria nazionale della Fiom-Cgil, ha rilasciato oggi la seguente nota.
“É un fatto grave e inaudito che il segretario generale della Fim-Cisl abbia deciso di presentare un esposto alla procura della Repubblica di Roma ‘circa atti di intimidazione a danno di dirigenti e delegati della Fim’, citando il coinvolgimento di dirigenti, delegati e militanti della Fiom-Cgil, citando volantini a firma delle BR (Brigate Rosse), denunciando in una conferenza stampa le responsabilità ed il ‘silenzio’ della segreteria nazionale della Fiom-Cgil”.
“Tale grave atto supera la semplice diffamazione ed assume il carattere di una vera e propria opera, inaccettabile, di calunnia nei confronti della Fiom-Cgil, dei suoi dirigenti, dei suoi iscritti e dei suoi delegati”.
“É noto che la Fiom-Cgil, da sempre, ha combattuto per prima ogni forma di terrorismo nei luoghi di lavoro e nel Paese, pagandone anche pesanti prezzi: Guido Rossa, delegato Fiom, ucciso dalle Brigate Rosse”.
“É noto che la Fiom-Cgil ha immediatamente giudicato inaccettabile qualsiasi atto di violenza contro le sedi sindacali e fa della democrazia e della politica non violenta elementi della propria identità”.
“É noto che la Fiom-Cgil ha assunto la difesa, l’estensione e la pratica della democrazia sindacale, fino ad assumere quale vincolo statutario per la validazione degli accordi il pronunciamento referendario delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici. Non a caso la Fiom-Cgil non ha mai realizzato accordi separati”.
“La Fiom-Cgil esprime la massima fiducia nei confronti della Magistratura del nostro Paese”.
“Per queste semplici ragioni, consideriamo deleteria e sbagliata la strada intrapresa dalla Fim-Cisl e ribadiamo che l’unica strada per permettere alle lavoratrici ed ai lavoratori metalmeccanici di ricostruire un’azione collettiva ed unitaria, è quella di sancire regole sindacali democratiche, che permettano loro di decidere sugli accordi che li riguardano anche quando ci sono diverse posizioni tra le organizzazioni sindacali”.
Fiom-Cgil/Ufficio stampa
Roma, 21 dicembre 2010