COMUNICATO STAMPA
Agile/Eutelia. Potetti (Fiom): “Le notizie di stampa sui ritardi relativi allo sviluppo della banda larga gettano nuova luce sulle inquietanti vicende del Gruppo”
Fabrizio Potetti, coordinatore nazionale Fiom-Cgil per il gruppo Agile/Eutelia, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.
“Secondo le notizie e le valutazioni riportate oggi da alcuni organi di informazione, basate su comunicazioni attribuite all’Ambasciatore Usa a Roma, Thorne, i gravi ritardi che si registrano nel nostro Paese rispetto al necessario sviluppo della banda larga, ovvero dell’infrastruttura che è ormai fondamentale per l’adeguamento di Internet alle esigenze del nostro sistema industriale, andrebbero posti in relazione con gli interessi di Mediaset.”
“Queste notizie e queste valutazioni gettano nuova luce sull’inquietante vicenda del gruppo Agile/Eutelia. Le tante incoerenze e omissioni istituzionali, i personaggi oscuri entrati nella vicenda e le loro storie, possono assumere, infatti, un significato più chiaro. Eutelia, in quanto società detentrice di una rete in fibra ottica tra le più estese d’Italia, era già prima molto appetibile. Adesso che è stata sgravata fraudolentemente dei suoi molti debiti, che è stata alleggerita dalla presenza di migliaia di lavoratori, e che è fallita, è sicuramente più a portata di mano per eventuali soggetti interessati.”
“Se è vero quanto riportato dalla stampa, è ipotizzabile che un intero settore, e un’azienda in particolare, si troverebbero in sofferenza non a causa di oggettive difficoltà di mercato, né per soggettivi errori manageriali, ma perché questo stato di sofferenza sarebbe stato creato allo scopo di favorire inconfessabili e plurimi interessi privati.”
“E’ quindi ancora più necessario fare assoluta chiarezza sull’intera vicenda di Agile/Eutelia, riprendendo gli investimenti più volte annunciati a mai attuati e dando finalmente attuazione agli impegni assunti e non rispettati dal Governo verso i lavoratori dipendenti delle società oggetto di questa terribile vicenda.”
Fiom-Cgil/Ufficio StampaRoma, 14 dicembre 2010