COMUNICATO STAMPA

 

Fincantieri. Fim, Fiom, Uilm: “Dall’incontro sui carichi di lavoro, emersa una situazione sempre più preoccupante”


 

Le Segreterie nazionali e i Coordinamenti nazionali Fincantieri di Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil hanno diffuso oggi un comunicato di cui vi inviamo ampi stralci.


 

“Si è tenuto, a Roma, l’incontro con la direzione Fincantieri sull’andamento aziendale, con particolare riferimento ai carichi di lavoro 2011 e alla loro redistribuzione tra i vari cantieri.”

“A detta di Fincantieri, il contesto di mercato nel quale si trova a operare continua a essere caratterizzato da elementi di pesante crisi (…).”

“Tutte le sedi - seppure con entità e tempi diversi - saranno interessate nel 2011 da forti ricorsi alla Cassa Integrazione. Il numero totale ed effettivo di Cassintegrati nel Gruppo dovrebbe salire dagli attuali 728 lavoratori a ben 2.300 (…). Ben più drammatica si presenterebbe la situazione considerando gli effetti sull’indotto, con le diverse migliaia di lavoratori che ne sarebbero coinvolti.”

“In alcuni cantieri, se non dovessero cambiare le cose, ci si troverebbe di fronte al vuoto assoluto di commesse. Tra l’altro, le previsioni aziendali, in termini di scarichi di lavoro e di Cassa integrazione, si sono limitate all’anno 2011; ma risulta evidente come, tenendo conto dell’attuale portafoglio ordini, che va man mano assottigliandosi, e della difficoltà a reperire nuove commesse, anche l’anno 2012 potrebbe presentarsi critico come il precedente, se non di più.”

“Di fronte alla gravità della situazione, Fim, Fiom, Uilm e i Coordinamenti nazionali hanno con determinazione sostenuto che:

- il Governo, come accade negli altri Paesi Europei, deve fare la sua parte fino in fondo sul fronte delle commesse pubbliche, che sono vitali per la sopravvivenza dei cantieri in una situazione di mercato critica come l’attuale. Oltre a rendere immediatamente esigibili le commesse sulle quali si è da tempo impegnato, deve provvedere a definirne di aggiuntive (…). Deve finanziare - come accade negli altri Paesi Europei - le attività di Ricerca & Sviluppo, indispensabili per garantire a Fincantieri l’innovazione del prodotto nave. Deve anche ulteriormente spingere affinché la comunità Europea adotti finalmente strumenti quali gli incentivi alla rottamazione (eco bonus), indispensabili per favorire la ripresa della domanda dei traghetti;

- l’Azienda deve fare la sua parte per redistribuire - come peraltro si era impegnata a fare al tavolo col Governo - i carichi di lavoro all’interno dei vari cantieri, in un’ottica di reale solidarietà di Gruppo.”

“A fronte del ricorso alla Cassa integrazione che, sia per durata che per numero di lavoratori coinvolti, risulta essere ben più grave di quanto inizialmente previsto, e delle previsioni al riguardo tutt’altro che rassicuranti, parecchie centinaia di lavoratori hanno avuto - e avranno - pesanti decurtazioni di reddito (a partire da coloro i quali sono in Cassa integrazione già da più di un anno). Sono situazioni ormai insostenibili. E’ indispensabile trovare soluzioni anche a questo problema, definendo interventi e adottando strumenti adeguati al fine di sostenere maggiormente il reddito dei lavoratori (…).”

“Le Segreterie nazionali Fim, Fiom, Uilm (…) hanno provveduto a chiedere l’immediata riconvocazione delle parti al tavolo del Governo, per definire iniziative e soluzioni concrete capaci di mettere realmente in sicurezza il settore della cantieristica del quale - tutti riconoscono l’importanza e la strategicità per l’intero Paese.”


 

Uffici stampa Fim, Fiom, Uilm


 

Roma, 24 novembre 2010