COMUNICATO STAMPA


Fiat/2. Airaudo (Fiom): “Marchionne usa la questione della produttività come uno specchietto per le allodole mentre l’Azienda sta cambiando perimetro, missione produttiva e, forse, proprietà”

“Il fatto che l’Amministratore delegato di un’azienda decida di andare in televisione per stabilire un rapporto diretto con l’opinione pubblica è indubbiamente singolare.” Lo ha detto Giorgio Airaudo, segretario nazionale e responsabile auto della Fiom-Cgil, nel corso della conferenza stampa tenuta oggi a Roma.

“A noi – ha osservato Airaudo – è parso che Marchionne, con la sua presenza a ‘Che tempo che fa,’ abbia tentato di reagire in qualche modo al consenso conquistato dalla Fiom con la manifestazione del 16 ottobre. Noi preferiremmo però avere con l’Azienda un rapporto diretto ai tavoli di trattativa, piuttosto che non a mezzo stampa o in televisione.”

“Il fatto - ha affermato Airaudo - è che Marchionne è riuscito a costringere i mezzi di informazione a parlare degli impegni che sindacati e lavoratori dovrebbero prendere con l’Azienda, mentre lui non prende nessun impegno nè con noi, nè con il Paese.”

“In sostanza - ha proseguito Airaudo - Marchionne usa i lavoratori e il tema della produttività, non misurabile in assenza di produzione, come uno specchietto per le allodole, mentre l’Azienda che lui dirige, dopo lo spin off sta cambiando perimetro, missione produttiva, e forse anche proprietà.”

“Se Marchionne non esclude di poter fare a meno dell’Italia - ha concluso Airaudo – noi, invece, non possiamo fare a meno della Fiat, come Paese e come lavoratori.”


Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

 

Roma, 2 novembre 2010