COMUNICATO STAMPA

Fiat. Fiom: “Ribadiamo la nostra disponibilità al confronto su Fabbrica Italia, ma è necessario il mandato delle lavoratrici e dei lavoratori del Gruppo”

 

La Segreteria nazionale della Fiom-Cgil ha diffuso oggi il seguente comunicato.

 

“La Fiat, nel corso dell’incontro svoltosi oggi a Roma, ha ribadito che la realizzazione del piano “Fabbrica Italia” è condizionato a precise certezze ed a garanzie preliminari di governabilità degli stabilimenti.”

“In tale ambito, la Fiat ha riconfermato la volontà di procedere con l’applicazione dell’accordo separato di Pomigliano, non escludendo che negli altri stabilimenti sia necessario andare anche oltre.”

“La Fiat ha confermato i contenuti del piano “Fabbrica Italia” presento il 21 aprile 2010, non rispondendo alla nostra richiesta di approfondimento, anche alla luce delle scelte compiute sullo scorporo delle attività e sullo spostamento di modelli previsti dall’Italia alla Serbia.”

“La Fiom ha ribadito la propria disponibilità ad un confronto a livello di Gruppo sul progetto “Fabbrica Italia”, ma che ciò non può prescindere da una positiva soluzione per Termini Imerese che salvaguardi l’occupazione e garantisca una continuità industriale che valorizzi le competenze sulla produzione di auto del sito siciliano.”

“La Fiom ha inoltre ribadito la disponibilità ad una trattativa vera per ricercare soluzioni condivise sull’utilizzo degli impianti, sulla gestione degli orari e dell’organizzazione del lavoro, capaci di far funzionare meglio gli stabilimenti del Gruppo Fiat, senza deroghe al Ccnl e senza mettere in discussione diritti e libertà individuali.”

“La Fiom ha inoltre invitato la Fiat a superare la pratica dei licenziamenti, a partire dal rispetto dei pronunciamenti della Magistratura.”

“La Fiom ritiene necessario che siano convocate dalle Rsu assemblee retribuite per permettere alle lavoratrici ed ai lavoratori della Fiat di conoscere e discutere il piano di riorganizzazione dell’Azienda che riguarda tutti gli stabilimenti del Gruppo.”

“Senza il coinvolgimento delle lavoratrici e dei lavoratori, e di un loro esplicito mandato, ogni confronto con l’Azienda rischia di rafforzare la dannosa pratica degli accordi separati.”

 

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
 

Roma, 5 ottobre 2010