COMUNICATO STAMPA

Cantieristica. Cremaschi (Fiom): “L’Azienda smentisce il piano dei tagli, ma non basta: ora ci vuole un piano di sviluppo e deve intervenire il Governo”

 

 

Giorgio Cremaschi, responsabile Fiom-Cgil per la cantieristica navale, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.

 

 

“L’incontro che i sindacati dei metalmeccanici hanno avuto oggi, a Roma, con la Direzione di Fincantieri si è concluso con un verbale di incontro che conferma l’assetto del Gruppo su otto cantieri e gli attuali livelli di occupazione. Questo primo parziale risultato è frutto della lotta di questi giorni che, in particolare, ha visto una forte mobilitazione a Castellammare di Stabia e a Palermo.”

“Naturalmente, nessuno dei problemi del settore, né di quelli specifici dell’Azienda, può dirsi risolto. Per evitare un tracollo dell’occupazione e la chiusura dei cantieri non basta la smentita del piano dei tagli: occorrono interventi precisi, in primo luogo da parte del Governo. Siamo infatti di fronte a una scandalosa inadempienza dell’Esecutivo. Il testo sottoscritto con l’Azienda, per la prima volta, chiede al Governo di rispettare i suoi impegni.”

“Sono sempre più necessari un piano di politica industriale che salvaguardi la cantieristica, investimenti relativi ai cantieri più a rischio e commesse per reggere i momenti più difficili. Senza tutto ciò, sarebbe lo stesso azionista dell’Azienda, cioè il Governo, ad avviare le chiusure nel Gruppo.”

“Ciò che vogliamo è quindi un piano industriale di rilancio della cantieristica navale e che sia il Governo a metterci impegno e risorse.”

“Sinora, non abbiamo ricevuto risposte alla richiesta – avanzata unitariamente da Fim, Fiom, Uilm – di aprire il tavolo a Palazzo Chigi per affrontare le questioni del settore. Questo disinteresse del Governo verso la cantieristica è un fatto gravissimo. Per tutte queste ragioni, il 1° ottobre, a Roma, ci dovrà essere una manifestazione eccezionale dei lavoratori della cantieristica, sostenuti da tutte le comunità e da tutti gli Enti locali, nonché dalle Regioni. Una manifestazione che chieda al Governo di convocare finalmente l’incontro e di non chiudere nessun cantiere.”

 


Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

 

Roma, 27 settembre 2010