COMUNICATO STAMPA

Fincantieri. Cremaschi (Fiom): “Mobilitazione in corso in tutto il Gruppo contro l’ipotesi dei tagli occupazionali. È urgente l’incontro a Palazzo Chigi”

 

Giorgio Cremaschi, coordinatore nazionale Fiom-Cgil del Gruppo, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.

 

“Dopo la notizia apparsa su Repubblica di sabato sul piano di ristrutturazione in discussione tra Fincantieri e Fintecna, che comporterebbe drammatici tagli produttivi e occupazionali, i lavoratori sono in mobilitazione in tutto il Gruppo.”

“Secondo l’articolo, che l’Azienda non ha smentito, verrebbero integralmente chiusi i cantieri di Castellammare di Stabia e di Riva Trigoso; verrebbe drasticamente ridimensionato il cantiere di Sestri Ponente e di Palermo. Ciò produrrebbe la perdita di 2.450 posti di lavoro in Fincantieri, che salirebbero a 7.500 con i dipendenti degli appalti.

“Dopo la carica delle forze dell’ordine di venerdì a Napoli, a Riva Trigoso e a Sestri Ponente è in corso uno sciopero totale con presidio della palazzina della direzione; a Castellammare di Stabia c’è il blocco totale dello stabilimento, a Palermo è in corso il presidio della piattaforma Scarabeo. Anche negli altri stabilimenti, non soggetti a chiusura, cresce la mobilitazione. Un’ora di sciopero è stata proclamata già dalla Rsu di Monfalcone. Assemblee e documenti di solidarietà sono stati decisi in tutti gli altri cantieri.”

“Fim, Fiom, Uilm si sono impegnate a chiedere un incontro urgente all’Azienda per conoscere le sue reali intenzioni, mentre il 21 settembre a Roma è confermato l’incontro con tutti gli enti locali. Il 1° ottobre sciopero di tutta la cantieristica navale con manifestazione a Roma.”

“La lotta in corso in tutti i cantieri e soprattutto in quelli minacciati di chiusura ha già respinto il piano apparso sulla stampa. E’ una follia oggi pensare di affrontare la crisi della cantieristica quasi dimezzando la struttura industriale e con drammatici tagli occupazionali. Purtroppo si è perso un anno per colpa dell’azienda che ha intrapreso uno scontro sulla produttività sul lavoro, quando i problemi erano e sono di tutt’altra natura, e per colpa del governo vergognosamente assente, tranne che con le chiacchiere, e ora con le cariche della polizia contro i lavoratori di Castellammare. La crisi della cantieristica si affronta con interventi di politica industriale, investimenti e finanziamenti pubblici. Per questo abbiamo chiesto e ora pretendiamo la convocazione di un tavolo a Palazzo Chigi.”

“Non accetteremo mai la chiusura dei cantieri e il disastro sociale che ne consegue. Difenderemo fino in fondo un’Azienda che è patrimonio industriale del Paese e tutta l’occupazione.”

 

 

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

 

Roma, 20 settembre 2010