COMUNICATO STAMPA
Lucchini-Severstal. Fim, Fiom, Uilm: “Vigilare per garantire un futuro per il Gruppo
Le Segreterie nazionali dei sindacati dei metalmeccanici Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil, hanno diffuso oggi il seguente comunicato.
“Si è svolto ieri a Piombino l’incontro tra la delegazione sindacale Fim, Fiom, Uilm e Alexey Mordashov, il maggiore azionista del Gruppo Lucchini-Severstal.”
“Mordashov ha dichiarato che in questo momento è prioritario, per il Gruppo, completare la discussione con le banche per definire una intesa sulla ristrutturazione del debito, sulla base di un piano industriale che è in preparazione e che potrebbe delineare un futuro solido per l’Azienda se si realizza il sostegno da parte di ogni soggetto coinvolto (Azienda, lavoratori, Istituzioni).”
“Le linee generali di questo piano dovrebbero fondarsi su due pilastri: la modifica strutturale del mix produttivo, verso prodotti a più alto valore aggiunto; forti azioni per aumentare la competitività e diminuire i costi nel Gruppo.”
“Mentre consideriamo interessante la prima misura, anche se da verificare nel dettaglio – a questo proposito è stato annunciato l’investimento per un nuovo treno rotaie e per prodotti di maggior qualità sulle vergelle e le barre – ci preoccupa l’intervento sulla riduzione dei costi che, solitamente, per le aziende significa peggioramento delle condizioni di lavoro e, spesso, anche riduzione di personale.”
“Contemporaneamente, sono state fatte alcune altre affermazioni importanti. Rispetto alla questione della vendita, oggi accantonata per mancanza di proposte significative da parte di possibili compratori, l’Azienda dichiara che non la esclude per il futuro, se ci fossero opportunità interessanti, “ma non è la priorità del momento”, e che invece oggi vuole impegnarsi per implementare un piano che migliori la situazione aziendale e ne aumenti il suo valore. Inoltre, l’Azienda afferma che ha sempre considerato il Gruppo come un’unica entità, che oggi aumenterà le sinergie tra Italia e Francia e che presenterà un piano industriale e che interesserà tutti i siti dell’Azienda.”
“Rispetto alla domanda se l’Azienda potesse essere interessata alla vendita anche separata di singoli siti, la risposta è stata che eventuali proposte di terzi sarebbero valutate, ma non ci sarebbero al momento ipotesi in tal senso, neppure sul sito di Trieste, sul quale l’Azienda dichiara di non sapere nulla circa le dichiarazioni del Sindaco Dipiazza su “l’interesse di un imprenditore a investire sull’area della Ferriera di Servola”.”
“In sostanza, occorre precisare che tutte le affermazioni di Mordashov, anche quelle più positive e condivisibili, sono state sempre attenuate da affermazioni successive sul fatto che comunque, in questa situazione, “non c’è niente di garantito e di scontato”. Anche perché occorre “un supporto da parte delle banche” che “devono fare la loro parte”, perché l’apporto finanziario degli azionisti non potrà che essere limitato e, inoltre, bisognerà considerare anche l’andamento generale dei mercati, ad esempio su una questione cruciale come il rifacimento dell’altoforno a Piombino, che sarà sì nel piano industriale, ma la cui realizzazione sarebbe subordinata a verifiche più complessive.”
“Per questi motivi, prendiamo atto positivamente di alcune dichiarazioni di volontà da parte dell’Azienda, ma restiamo cauti sul giudizio complessivo; continueremo a vigilare con attenzione sugli atti concreti che l’Azienda metterà in atto. Per noi determinanti saranno i contenuti concreti che saranno nel piano industriale, che intendiamo valutare e discutere nell’incontro che dovrà tenersi a settembre in sede di ministero dello Sviluppo Economico, dal quale ci si attende un contributo concreto per indicare alcune linee di politica industriale per tutto il settore siderurgico.”
Uffici stampa Fim, Fiom, Uilm
Roma, 6 agosto 2010