COMUNICATO STAMPA
Manovra/5. Fiom: al 70% le adesioni allo sciopero nella grande e media industria metalmeccanica
“Senza diritti siamo solo schiavi”: questo lo striscione Fiom che ha aperto, in 13 diverse città, altrettanti cortei svoltisi in occasione dello sciopero generale, volto a modificare la manovra economica del Governo, indetto per oggi dalla Cgil.
Come si poteva intuire dalle vivaci reazioni manifestate dai lavoratori, in diverse fabbriche del Gruppo Fiat, alla vicenda dello stabilimento auto di Pomigliano, l’iniziativa di lotta assunta dalla Cgil ha avuto un’ottima riuscita, mediamente superiore alle più recenti giornate di sciopero.
Stando ai dati pervenuti al centro nazionale della Fiom entro le ore 17.00, nella grande e media industria metalmeccanica le adesioni allo sciopero odierno si collocano in media attorno al 70%, con punte che superano il 90 e raggiungono il 100%.
Sono numerosi gli stabilimenti in cui la produzione è stata sostanzialmente bloccata. Tra i tanti citiamo Faema, Kone e Mamoli a Milano, Fincantieri a Venezia, Electrolux a Susegana (Treviso), Lombardini a Reggio Emilia, Maserati a Modena, Bonfiglioli e Motori Minarelli a Bologna, ThyssenKrupp a Terni.
Mentre lo sciopero generale di oggi era stato proclamato dalla Cgil per la durata di 4 ore, nel settore metalmeccanico la durata dello sciopero è stata prolungata dalla Fiom a 8 ore per turno di lavoro.
Fiom-Cgil/Ufficio stampa
Roma, 25 giugno 2010