COMUNICATO STAMPA

 

Manovra/3. Landini (Fiom): “La globalizzazione viene usata per dividere il mondo del lavoro. A Confindustria e Governo diciamo che bisogna cambiare politica economica”

 

Riportiamo ampi stralci dell’intervento svolto dal segretario generale della Fiom-Cgil, Maurizio Landini, durante il comizio conclusivo della manifestazione regionale tenuta oggi a L’Aquila, in occasione dello sciopero generale proclamato dalla Cgil.

“Quando Emma Marcegaglia dice che è incredibile che la Fiom non abbia firmato l’accordo separato di Pomigliano, noi rispondiamo che è incredibile che il presidente di Confindustria non capisca che, se difendiamo la Costituzione, lo facciamo anche per lei. E aggiungiamo che anche in Cina, dove la Marcegaglia si è recata in visita, le lavoratrici e i lavoratori stanno cominciando a scioperare per conquistare diritti e dignità. Noi siamo al loro fianco e chiediamo a tutti di guardare il mondo con senso della realtà: se quando lavori sei povero, c’è qualcosa che non funziona.”

“Tornando alla vicenda di Pomigliano, credo sia utile ricordare che in dieci anni non ci hanno mai fatto fare il referendum sugli accordi separati, spiegandoci che le organizzazioni sindacali devono assumersi la responsabilità di presentarsi unite di fronte ai lavoratori. Ma appena la Fiat ha chiesto di consultare i lavoratori su un accordo separato, gli altri sindacati hanno subito indetto un referendum che noi abbiamo giudicato illegittimo perché realizzato in una condizione di ricatto. Le lavoratrici e i lavoratori di Pomigliano hanno manifestato forza e coraggio non piegando la testa. E questo dimostra che nel mondo del lavoro c’è la volontà di cambiare la situazione attuale.”

“La verità è che la globalizzazione è stata usata per dividere il mondo del lavoro. Noi pensiamo che difendere i diritti di chi già ce li ha renda più facile estenderli a chi ne è privo. Alle forze politiche di opposizione, chiediamo di assumere la difesa dei diritti e del lavoro come priorità. Al Governo diciamo che, invece di fare il tifo per la Fiat e di dire cosa la stessa Fiat debba o non debba fare, dovrebbe chiedersi che misure sta prendendo per il bene del Paese. Di fronte alla crisi, in Francia, in Germania, negli Usa i Governi non hanno chiesto l’abolizione dei diritti, ma hanno investito su un nuovo modello di sviluppo. Il Governo italiano pretende che siano i lavoratori e i pensionati a pagare la crisi.”

“Con lo sciopero di oggi, lavoratori e pensionati dicono che questa è una situazione inaccettabile e che bisogna cambiare indirizzo alla politica economica del nostro Paese.”

Fiom-Cgil/Ufficio stampa

Roma, 25 giugno 2010