COMUNICATO STAMPA

 

Manovra/2. Landini (Fiom): “Con la Fiat è necessario aprire una trattativa vera”

 

Riportiamo ampi stralci dell’intervento svolto dal segretario generale della Fiom-Cgil, Maurizio Landini, durante il comizio conclusivo della manifestazione regionale tenuta oggi a L’Aquila, in occasione dello sciopero generale proclamato dalla Cgil.

“Venendo adesso alla vicenda dello stabilimento auto di Pomigliano d’Arco, è bene ricordare che con la Fiat non c’è stata alcuna trattativa. Tutte le organizzazioni sindacali hanno espresso i loro dubbi sul testo scritto dall’Azienda, ma la Fiat ha spiegato che il documento era immodificabile. Qualcuno ha ceduto al ricatto, ma non la Fiom e non la Cgil. Non solo per non aprire la strada alla demolizione dei diritti dei lavoratori, ma anche in nome della storia della nostra Confederazione. Di Vittorio ci ha insegnato che il cappello si porta in testa e che non bisogna toglierselo in segno di sottomissione di fronte a nessuno.”

“Abbiamo proposto alla Fiat di fare i 18 turni alla settimana, anche se lavorare giorno e notte non è un sacrificio da poco. Sono molti i commentatori che, in questi giorni, hanno detto la loro sulla vicenda di Pomigliano ma, da ciò che dicono, sembra che non abbiano mai lavorato. La realtà è che in questi giorni si sta negando ai lavoratori il diritto di essere persona anche in fabbrica.”

“Di fronte al voto dei lavoratori, la Fiat ha detto di voler procedere senza tener conto delle nostre parole, così come è stato fatto per l’accordo separato e per il referendum. Noi rispondiamo: ‘Di disastri ne avete fatti abbastanza, fermatevi’.”.

“Per noi è necessario riaprire la trattativa con Fiat, e non solo su Pomigliano: tra un anno è prevista la chiusura di Termini Imerese e il licenziamento di 2.500 lavoratori. E la famiglia Agnelli si sta occupando solo di scalate finanziarie e immobiliari. Allora chiediamo: ma il senso di responsabilità, così spesso invocato in questi giorni, deve essere solamente nostro? Su Fiat non abbiamo nessuna intenzione di cambiare idea: vogliamo che vengano fatti gli investimenti. Per parte nostra siamo disposti anche a fare dei sacrifici, se necessario, ma applicando le leggi e i contratti.” >> segue/3

Fiom-Cgil/Ufficio stampa

Roma, 25 giugno 2010