COMUNICATO STAMPA

 

Indesit. Fim, Fiom, Uilm: “Respinta l’ipotesi di chiusura degli stabilimenti di Brembate e di Refrontolo”. Programmati due incontri (28 giugno e 9 luglio) e 4 ore di sciopero


 

Le Segreterie nazionali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil hanno diffuso il seguente comunicato.

 

 

“Si è tenuto presso la Confindustria di Ancona l’incontro tra la Direzione aziendale e il Coordinamento sindacale del gruppo Indesit, presenti i Coordinatori nazionali di Fim, Fiom, Uilm.”

“Nel corso della riunione, l’Azienda ha fornito le informazioni relative a consuntivati nel 2009, confermando criticità relative a volumi e mercati, particolarmente accentuate per alcune tipologie di prodotti. Inoltre, ha presentato i programmi produttivi del 2010 e confermato l’approvazione da parte del Consiglio di amministrazione del Gruppo di un piano industriale che comprende investimenti per 120 milioni di euro nei prossimi 3 anni, destinati prioritariamente allo sviluppo di prodotti, al miglioramento dei processi produttivi, alla realizzazione di 3 nuove piattaforme per la produzione di nuove lavatrici, nuovi forni, nuovi piani cottura.”

“Nell’ambito di tale piano straordinario, però, l’Azienda ci ha comunicato di considerare necessario migliorare il livello di saturazione degli impianti e ridurre i costi fissi, accorpando le attività oggi svolte a Brembate (Bergamo) e a Refrontolo (Treviso) negli stabilimenti di Caserta e di Fabriano.”

“Inoltre, la Direzione di Indesit ha presentato al Coordinamento sindacale una propria ‘piattaforma rivendicativa’ nei confronti dei lavoratori e delle Organizzazioni sindacali, rivendicando la determinazione unilaterale degli orari di lavoro, la riduzione di 10 minuti del tempo delle pause e la disdetta degli accordi aziendali relativi alle maggiorazioni di turno.”

“Fim, Fiom, Uilm e il Coordinamento sindacale del Gruppo Indesit hanno risposto respingendo l’ipotesi di chiusura degli stabilimenti di Brembate e di Refrontolo e chiesto di avviare un confronto puntuale delle problematiche legate ai costi, ai prodotti, ai volumi, all’efficienza, all’organizzazione del lavoro e alla redditività degli stabilimenti e al piano di investimenti per ricercare soluzioni alternative a quelle prospettate, capaci di evitare la chiusura di due fabbriche e il licenziamento di 550 lavoratrici e lavoratori, offrendo prospettive più solide e credibili all’intero Gruppo.”

“Ci attende un confronto difficile che riguarda e coinvolge tutti gli stabilimenti del gruppo Indesit, tutti i lavoratori occupati al loro interno, le prospettive di Indesit in Italia, la qualità delle relazioni sindacali nel Gruppo.”

“Sono stati programmati per le prossime settimane due incontri che si terranno a Roma, rispettivamente, il 28 giugno e il 9 luglio.”

“Per dare forza al confronto, è necessaria un forte segnale di unità e di condivisa mobilitazione; per questo, in ogni fabbrica, nei prossimi giorni, si terranno le assemblee sindacali e verranno programmate 4 ore di sciopero da effettuarsi prima dell’incontro del 9 luglio.”


 

 

Uffici Stampa Fim, Fiom, Uilm


Roma, 18 giugno 2010