COMUNICATO STAMPA

 

Fiat/2. Fiom: a Mirafiori e a Cassino avviate raccolte di firme in solidarietà con i lavoratori di Pomigliano d’Arco. Al primo turno, due ore di sciopero alla Sevel di Atessa

 

 

In diversi stabilimenti del Gruppo Fiat si stanno manifestando significativi elementi di reazione alla vicenda della Fiat Auto di Pomigliano d’Arco (Napoli) che, in questi giorni, ha avuto vasta eco sia sui mezzi di informazione che nel mondo del lavoro.

Il più clamoroso di questi elementi è il risultato del voto che si è avuto ieri per la rielezione della Rsu alla Sata di Melfi (Potenza). Qui la lista della Fiom, con 1.377 preferenze e 18 delegati, si è affermata come il primo sindacato sia in voti che in seggi, raccogliendo, in particolare, 427 voti in più rispetto al 2007 (da 950 a 1.377).

Molto significative anche le adesioni avute da un’iniziativa di lotta in corso allo stabilimento Sevel di Atessa (Chieti), in Val di Sangro. Allo sciopero di 2 ore proclamato nel corso del primo turno dalla Fiom, ha aderito, infatti, il 60% degli addetti alla lastratura e l’80% degli addetti al montaggio. Da mercoledì 16 giugno, su richiesta dei lavoratori, delegati della Fiom-Cgil hanno avviato a Mirafiori (Torino) una raccolta di firme contro l'accordo separato relativo allo stabilimento “Gian Battista Vico” di Pomigliano d’Arco. Solo alle Carrozzerie, nel giro di poche ore, sono già state raccolte oltre un migliaio di firme, circa il 50% degli addetti presenti.

Nel testo dell’appello, indirizzato a Sergio Marchionne, l’Amministratore delegato Fiat, si legge, tra l’altro, che «di fronte alla possibilità di vedere la produzione aumentare negli stabilimenti italiani, siamo pronti a fare la nostra parte, ma questo non può avvenire a scapito dei nostri salari, dei nostri diritti, della nostra dignità e della possibilità di contribuire a migliorare la nostra vita e la stessa impresa in cui lavoriamo».

«Fare la nostra parte – conclude l’appello – per noi vuol dire sforzo e lavoro, ma anche, e allo stesso modo, difesa della nostra salute e dei nostri diritti. La messa in discussione di questi per i lavoratori di Pomigliano è per noi la messa in discussione dei nostri: per questo siamo con loro, ci consideri in campo.»

Anche allo stabilimento auto di Cassino (Frosinone) è iniziata stamane una raccolta di firme in calce a un testo analogo a quello che circola in queste ore a Mirafiori.

 

Fiom-Cgil/Ufficio stampa

Roma, 17 giugno 2010