COMUNICATO STAMPA
Microelettronica. Spezia (Fiom): “Venerdì 11 giugno, giornata di lotta dei dipendenti di StMicroelectronics, Numonyx e Micron per ottenere un incontro a Palazzo Chigi”
Laura Spezia, responsabile Fiom-Cgil per il settore della Information and Communication Technology, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.
“Sciopero da 4 a 8 ore dei lavoratori e delle lavoratrici di StMicroelectronics, Numonyx e Micron con presidi di fronte alle Regioni e ai Comuni, e assemblee aperte nella giornata dell’11 giugno, con il coinvolgimento dei Parlamentari e delle forze politiche: queste sono le iniziative decise da Fim, Fiom, Uilm per venerdì 11 giugno, allo scopo di sollecitare la Presidenza del Consiglio a convocare urgentemente l’incontro da tempo e più volte richiesto.”
“Fim, Fiom e Uilm, nel mese di febbraio di quest’anno, avevano richiesto un incontro urgente presso la Presidenza del Consiglio, con la presenza del ministero dello Sviluppo Economico e del ministero del Tesoro, per affrontare la situazione che vede St Microelectronics e Micron Italia riposizionare strategie e investimenti che possono incidere in modo rilevante sulle prospettive del settore della microelettronica in Italia.”
“Il Governo italiano, in questa partita, riveste sia il ruolo di azionista di StM, sia quello di promotore delle politiche industriali, anche con lo strumento dei contratti di programma che coinvolge per StM e Micron le regioni Lombardia, Abruzzo, Campania e Sicilia. Tali contratti di programma richiedono rilevanti impegni di risorse pubbliche ai quali, per ora, non corrispondono garanzie e vincoli conseguenti verso il mantenimento e lo sviluppo dei siti italiani e dell’occupazione.”
“Inoltre, il processo di acquisizione di Numonyx da parte di Micron Corporate si è concluso con rilevanti effetti per il futuro delle memorie flash in Italia, settore su cui è opportuno intervenire per garantire il mantenimento nel nostro Paese di un patrimonio industriale, tecnologico e professionale importante.”
“A questo bisogna aggiungere che, in questa operazione societaria-industriale, sono coinvolti circa 4mila dipendenti distribuiti tra i siti di Agrate (Milano), Avezzano (L’Aquila, Napoli e Catania.”
“Le organizzazioni sindacali sono fortemente preoccupate sia per le ricadute occupazionali e sia per il futuro del settore in Italia, in quanto non si hanno risposte adeguate su investimenti e strategie. Il possibile nuovo scenario industriale registra la fuoriuscita del nostro sistema industriale nel settore delle memorie flash.”
“È impellente, quindi, la necessità che la Presidenza del Consiglio si coinvolga in modo attivo in questa vicenda, convocando urgentemente l’incontro richiesto.”
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 10 giugno 2010