COMUNICATO STAMPA

 

Congresso Fiom/2. Durante: “Il nostro no all’accordo separato sul Contratto non è un atto isolato, ma fa parte dell’iniziativa Cgil contro il sistema contrattuale del 22 gennaio 2009”

Sintesi dell’intervento di Fausto Durante, segretario nazionale della Fiom-Cgil, al 25° Congresso nazionale dell’organizzazione in corso di svolgimento a Montesilvano.

 

“In apertura del mio intervento, vorrei darvi una notizia che in questi tre giorni non è stata ancora comunicata al nostro Congresso. E la notizia è che, nel corso delle assemblee che si sono tenute nei luoghi di lavoro, più di un quarto degli iscritti alla Fiom-Cgil ha votato per il documento intitolato I diritti e il lavoro oltre la crisi, ovvero per la cosiddetta mozione 1. E credo che il non riconoscimento di questo dato di realtà sin dall’avvio del nostro Congresso, ovvero fin dalla sua relazione introduttiva, sia stata una mancanza.”

“Per ciò che riguarda il punto centrale della nostra attività come sindacato dei metalmeccanici, ovvero il Contratto nazionale della categoria, abbiamo fatto bene a respingere i ricatti della Federmeccanica e, soprattutto, della Confindustria di Bombassei, e quindi a non accettare l’accordo che volevano imporci nell’autunno scorso. Condivido il no della Fiom ma penso che non costituisca un atto isolato della nostra organizzazione, ma un atto che fa parte dell’insieme dell’iniziativa impostata dalla Cgil per smontare gli accordi separati sul sistema contrattuale del 22 gennaio e del 15 aprile 2009. Credo che la Fiom abbia fatto una scelta giusta, ma non credo che altri sindacati di categoria della Cgil abbiano sbagliato a firmare contratti significativamente diversi da quello che noi abbiamo respinto.”

“Quel che è certo è che l’obiettivo su cui tutti siamo d’accordo, e che ci poniamo tutti con lo stesso impegno, è quello di riconquistare un nuovo modello contrattuale che consenta di ridefinire le regole di cui abbiamo bisogno e di agire per migliorare le condizioni dei lavoratori. Trovo invece ingeneroso descrivere la Cgil come un soggetto che si appresta a rientrare in maniera furbesca nel sistema contrattuale che fin qui ha combattuto. Infatti, lo ha combattuto proprio perché non lo condivide.”

“A noi tutti è comune l’orgoglio di appartenere ad una grande organizzazione. Tanto più dobbiamo trovare il coraggio di guardare agli aspetti problematici della nostra esperienza recente. Non dobbiamo trasformare il Congresso in un’autocelebrazione identitaria che rischi di condannarci ad una condizione di marginalità. Non dobbiamo cadere vittime della sindrome della Toyota che ha dovuto ritirare migliaia di auto che avevano un ottimo acceleratore, ma erano incapaci di frenare quando è necessario frenare. Il coraggio è importante, decisivo, ma non basta. Dobbiamo coniugare il coraggio di Achille, combattente vigoroso ma vulnerabile a causa del suo famoso tallone, con l’astuzia di Ulisse che conquistò una città fortificata introducendo al suo interno un cavallo di legno.”

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

Montesilvano, 16 aprile 2010