COMUNICATO STAMPA

 

Congresso Fiom/1: Landini: “Non si può aspettare la verifica del 2013 sul modello contrattuale, bisogna agire subito per riconquistare il contratto nazionale”

Sintesi dell’intervento di Maurizio Landini, Segretario nazionale della Fiom-Cgil, al 25esimo Congresso nazionale di Montesilvano.

 

“I diritti che oggi sono messi in discussione, sono diritti conquistati con la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori, anche a costo della loro vita. Lo Statuto dei Lavoratori è stato prima conquistato nelle fabbriche, poi è diventato legge in Parlamento. L’attacco ai diritti che vediamo perpetrarsi in queste settimane era già scritto nel Libro Bianco di Maroni del 2000. Il tentativo di modificare l’articolo 18 è stato bloccato grazie all’opposizione della Cgil e della Fiom. Oggi si parla solo di ricorso alla Corte Costituzionale. Noto una leggera differenza di strategia tra eri e oggi. Il problema, quindi, non è cosa faremo nel 2013, quando ci sarà la verifica del modello contrattuale separato, ma cosa facciamo oggi per riconquistare il contratto nazionale. La contrattazione o è una mediazione di interessi, o non è. Oggi rischia di essere solo un’adesione alle posizioni degli altri.”

“Mi chiedo come possiamo ricostruire l’unità sindacale senza la democrazia. Perché l’unità è un dritto delle lavoratrici e dei lavoratori, non di Cgil, Cisl e Uil. Da qui l’iniziativa di legge popolare sulla democrazia e sulla rappresentanza. Guardando alla nostra organizzazione, giudico un elemento di responsabilità trovare una posizione unitaria sulla contrattazione, con l’obiettivo che porti un contributo alla discussione in Cgil. Giudico un errore la scelta fatta dalla Confederazione di disarticolare l’accordo separato sul modello contrattuale a livello di categoria. Mentre la Cgil avrebbe dovuto chiedere la sospensione dell’intesa, il blocco dei licenziamenti e un accordo di transizione. Altrimenti facciamo il ‘Sindacato delle Libertà’ che alla fine rischierà di mettere in dubbio la nostra natura confederale.”

“La Fiom è fatta di persone che hanno dimostrato di non aver paura di fare scelte difficili, abbiamo fiducia nei lavoratori e nelle lavoratrici, nelle nostre convinzioni e nella possibilità di poter cambiare la situazione attuale. Sappiamo che dovremo fare, e abbiamo fatto, scelte coraggiose e pericolose per il gruppo dirigente, ma che riteniamo giuste. Oggi è a rischio la democrazia nel Paese e nei posti di lavoro. Dobbiamo agire subito perché, per questa partita, non c’è il secondo tempo.”

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

Montesilvano, 16 aprile 2010