COMUNICATO STAMPA

 

Fiom/1. Rinaldini: “I lavoratori hanno diritto di votare sugli accordi contrattuali”. Avviata la raccolta firme sulla proposta di legge di iniziativa popolare sulla democrazia sindacale


 

“Oggi, davanti a decine di imprese metalmeccaniche site nelle diverse parti del nostro Paese, si è aperta la campagna di raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare sulla democrazia sindacale.” Lo ha detto Gianni Rinaldini, Segretario generale della Fiom-Cgil, che ha presenziato alla raccolta firme avvenuta, nell’intervallo di pranzo, davanti ai cancelli della sede Thales Alenia Space di Roma, una delle più importanti imprese del settore spazio posta nella zona industriale della via Tiburtina.

“L’affermazione del diritto delle lavoratrici e dei lavoratori di votare sugli accordi contrattuali che li riguardano - ha sottolineato Rinaldini - rappresenta un’esigenza di democrazia che parla all’insieme della società e del Paese. E ciò tanto più in una fase in cui vengono messi in discussione diritti e tutele fondamentali dei lavoratori.”

Alla Thales Alenia Space sono state raccolte, tra le ore 12:00 e le ore 14:00, 150 firme in calce alla proposta di legge di iniziativa popolare intitolata “Regole democratiche sulle rappresentanze sindacali nei luoghi di lavoro, la rappresentatività delle organizzazioni sindacali, il referendum e l’efficacia dei contratti collettivi di lavoro”. La proposta contiene 5 articoli suddivisi su 19 commi.

La raccolta firme lanciata dalla Fiom-Cgil è partita oggi in 18 regioni, toccando complessivamente 72 diversi luoghi di lavoro. Tra questi la Fiat Mirafiori di Torino, la Bombardier di Savona, la Ansaldo Energia e la Elsag Datamat di Genova, la Abb di Milano, la Dalmine Tenaris di Dalmine (Bergamo), l’Iveco e la Marcegaglia di Mantova, le Acciaierie Valbruna di Bolzano, la Fincantieri di Monfalcone (Gorizia) e Mestre (Venezia), la Wärtsilä di Trieste, la Electrolux di Susegana (Treviso), la Maserati di Modena, la Lombardini di Reggio Emilia, la Gd di Bologna, la Berco di Copparo (Ferrara), la Scm di Rimini, il Nuovo Pignone di Firenze, la Ansaldo Breda di Pistoia, la Piaggio di Pontedera (Pisa), la ThyssenKrupp di Terni, la Selex Communications di Pomezia (Roma), la Augusta di Frosinone, la Sevel di Atessa (Chieti), la Powertrain di Termoli (Campobasso), la Ansaldo Trasporti e la Whirlpool di Napoli, la Jabil di Caserta, la Bosch di Bari, l’Ilva di Taranto, la Omeca di Catanzaro e la Alcoa di Portovesme (Carbonia-Iglesias).

Per presentare al Parlamento una proposta di legge di iniziativa popolare sono necessarie 50mila firme autenticate. La Fiom si è data l’obiettivo di raccoglierne 100mila.


 

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa


Roma, 23 marzo 2010