COMUNICATO STAMPA
Electrolux. Zoli (Fiom): “Serve un incontro di merito sullo stabilimento di Forlì per evitare pesanti ricadute occupazionali”
Stefano Zoli, Coordinatore nazionale per la Fiom-Cgil del Gruppo Electrolux, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.
“E’ necessario aprire al più presto un confronto sui contenuti del piano di Electrolux per lo stabilimento di Forlì. Ieri, infatti, si è tenuta a Mestre la riunione dell’Osservatorio nazionale sul settore cottura del Gruppo in cui l’Azienda ha illustrato un progetto che prevede la reingegnerizzazione dello stabilimento di Forlì. Il progetto prevede una riorganizzazione di tutti i reparti del sito per la produzione di una nuova linea di forni a partire da settembre 2011.”
“Il management ha annunciato di voler riconfermare la missione produttiva di Forlì dei prodotti destinati alla fascia medio-alta di mercato, prevedendo per il triennio 2010-2012 una mole di investimenti sul processo e sul prodotto pari a circa 42 milioni di euro.”
“La Fiom, pur valutando positivamente tale scelta strategica, esprime profondo dissenso sui contenuti organizzativi del progetto e sulle possibili ricadute occupazionali che da esso derivano.”
“Infatti, da una prima valutazione, si rileva che l’obiettivo di fabbricare nuovi prodotti di fascia medio-alta viene perseguito scaricandone gli oneri sulle lavoratrici e i lavoratori attraverso un inaccettabile aumento delle cadenze delle linee e delle saturazioni medie, prevedendo modifiche degli orari di lavoro che ne comporterebbero un aumento, riduzioni secche dei salari e della possibilità di ricorrere al part-time.”
“Pur consapevoli della crisi che coinvolge il settore degli elettrodomestici, la Fiom contesta la filosofia del piano che si basa sulla previsione di futuri volumi che non comporterebbero la completa saturazione dell’attuale capacità produttiva, con la conseguente previsione aziendale di circa 300 esuberi in prospettiva.”
“Chiediamo un incontro sul merito alla Electrolux sul futuro dello stabilimento di Forlì, con l’obiettivo di introdurre significative modifiche del piano per migliorarne i punti critici e neutralizzare le negative ricadute in termini occupazionali. La Fiom non è disponibile a discutere soluzioni che comportino qualsiasi forma di licenziamento e ritiene il contratto di solidarietà lo strumento legislativo più idoneo a garantire la tutela occupazionale, attraverso un’equa redistribuzione degli orari di lavoro.”
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 17 marzo 2010