COMUNICATO STAMPA
Alcoa. Cremaschi (Fiom): “Se l’Azienda manterrà rigorosamente gli impegni, quello fatto ieri a Palazzo Chigi può essere un primo passo verso la soluzione della vertenza”
Giorgio Cremaschi, segretario nazionale della Fiom-Cgil e responsabile per la siderurgia e la metallurgia non ferrosa, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.
“Il percorso definito ieri dal Governo - nell’incontro avuto a Palazzo Chigi con l’Azienda, i sindacati e le Istituzioni locali interessate - e rispetto al quale l’Alcoa si è formalmente impegnata a continuare per sei mesi la propria attività produttiva in Italia, senza ricorso alla Cassa integrazione e senza cadute produttive, può costituire un primo passo verso una soluzione della vertenza di Gruppo. Per questo abbiamo accettato tale percorso, a condizione che l’Azienda mantenga rigorosamente l’impegno a continuare la produzione, provvedendo a una regolare fornitura delle materie prime oltre che alla necessaria manutenzione e alla necessaria salvaguardia degli impianti.”
“E’ chiaro che questa non è comunque la soluzione della vertenza, che si potrà avere solo quando, da parte di Alcoa, ci sarà un impegno formale alla continuazione delle sue attività produttive nel nostro Paese; impegno che dovrà essere suffragato da adeguati investimenti che ne confermino il carattere strategico.”
“E’ bene sottolineare che non aspetteremo la fine dei sei mesi per ottenere questo risultato. Già dalle prossime settimane procederemo, in sede di ministero dello Sviluppo Economico, a una verifica delle intenzioni dell’Azienda. Ciò dovrà portare a un nuovo incontro di verifica generale presso la Presidenza del Consiglio nel mese di aprile.”
“Al Governo abbiamo detto con chiarezza che, se dovessimo verificare che Alcoa vuole comunque dismettere l’investimento in Italia, il Governo stesso dovrà garantire la continuità produttiva dei due stabilimenti di Fusina e di Portovesme, anche con l’intervento diretto nella gestione del Gruppo.”
Fiom-Cgil/Ufficio stampa
Roma,
26 febbraio 2010