COMUNICATO STAMPA
Alcoa. Cremaschi (Fiom): “Basta con i rinvii. Se il Governo non ci convoca, manifestazione a Palazzo Chigi”
“Siamo arrivati al dunque. Adesso la commedia dei rinvii e degli scarichi di responsabilità deve finire. A questo punto, non sappiamo chi è che fa il furbo: Alcoa, che continua a dire che non basta quello che le offre il Governo per ridurre i suoi costi energetici, oppure il Governo stesso che, ancora, non convoca l’incontro per risolvere la vertenza di Gruppo. E’ necessario porre fine a questi giochi. Ancor più è necessario un impegno formale di Governo che imponga alla multinazionale dell’alluminio di non chiudere i suoi stabilimenti italiani”. Lo ha detto Giorgio Cremaschi - segretario nazionale della Fiom-Cgil e responsabile per la siderurgia e per la metallurgia non ferrosa - intervenendo all’Alcoa di Portovesme (Carbonia-Iglesias) nel corso dell’assemblea dei lavoratori diretti, occupati nello stabilimento, e dei lavoratori dipendenti dalle imprese di appalto.
“A questo punto della vicenda, o veniamo convocati nei prossimi giorni per un incontro al ministero dello Sviluppo Economico, allo scopo di concludere positivamente la vertenza, oppure Palazzo Chigi deve intervenire direttamente, assumendosi tutte le responsabilità in questa vicenda rispetto alla quale noi non possiamo accettare, in nessun modo, la chiusura degli stabilimenti Alcoa siti in Italia.”
“Se il Governo non ci convocherà rapidamente, allora chiederemo ai lavoratori di venire a Roma dalla Sardegna e dal Veneto per manifestare davanti a Palazzo Chigi e ottenere l’incontro.”
Fiom-Cgil/Ufficio stampa
Roma, 19 gennaio 2010