COMUNICATO STAMPA

 

Scm. Scaltriti (Fiom): “Allo stabilimento di Villa Verucchio non c’è stato alcun episodio di violenza. I lavoratori hanno liberamente deciso di non ascoltare gli interventi di Fim e Uilm”

 

Gianni Scaltriti, segretario generale della Fiom-Cgil dell’Emilia-Romagna e coordinatore nazionale del gruppo Scm, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.

“Ho letto con viva sorpresa le dichiarazioni rilasciate oggi, ad alcune agenzie di stampa, da dirigenti sindacali della Cisl e della Uil in merito all’assemblea che si è svolta in mattinata allo stabilimento del gruppo Scm sito a Villa Verucchio, in provincia di Rimini. A partire da oggi, erano state indette le assemblee in diversi stabilimenti del Gruppo per illustrare ai lavoratori i contenuti dell’accordo unitario raggiunto con l’Azienda, in sede ministeriale, il 14 gennaio scorso.”

“Dopo una prima assemblea svoltasi, nelle prime ore del mattino, allo stabilimento di Pesaro, quando, assieme a dirigenti di Fim-Cisl e Uilm-Uil, ci siamo presentati allo stabilimento di Villa Verucchio, i lavoratori hanno abbandonato la sala dell’assemblea invitando i dirigenti della Fiom a tenerla in cortile. Ciò perché questi stessi lavoratori non volevano ascoltare gli interventi dei dirigenti di Fim e Uilm cui viene imputato, non solo di appartenere a organizzazioni che hanno firmato l’accordo separato per il Contratto nazionale del 15 ottobre 2009, ma anche di aver firmato - il 4 gennaio, durante le ferie invernali, e quindi a fabbriche chiuse - un accordo separato relativo al solo stabilimento di Thiene (Vicenza).”

“Nonostante quanto dichiarato da un dirigente della Uilm, i lavoratori di Villa Verucchio, iscritti o meno alla Fiom, non hanno impedito a nessuno di parlare nella sala mensa della fabbrica. Semplicemente, si sono rifiutati di ascoltare dirigenti di organizzazioni che credono di potersi arrogare il diritto di sottoporre o meno il proprio operato al giudizio dei lavoratori a seconda delle convenienze politiche definite a proprio insindacabile - è il caso di dirlo - giudizio. Preciso inoltre che è privo di qualsiasi fondamento quanto dichiarato dalla Fim, ovvero che un suo dirigente sarebbe stato cacciato via dal perimetro aziendale.”

“A Enrico Azzaro, della Uilm, rispondo che la giornata buia nel gruppo Scm è stata vissuta quando la sua organizzazione ha firmato l’accordo separato del 4 gennaio. Per parte mia, aggiungo che le lavoratrici e i lavoratori non sono pacchi che la Fiom possa spostare a suo piacimento da una stanza all’altra, ma donne e uomini adulti che hanno diritto di decidere chi ascoltare o non ascoltare all’interno della propria azienda. Ad altri dirigenti sindacali della Cisl, invece, non rispondo niente, perché la gravità e la gratuità delle loro affermazioni insultanti nei nostri confronti non meritano alcuna risposta.”

 

Fiom-Cgil/Ufficio stampa
 

Roma, 19 gennaio 2010