COMUNICATO STAMPA

 

Alcoa. Cremaschi (Fiom): “Assurda la convocazione al ministero del Lavoro. Si muova la Presidenza del Consiglio”

 

Giorgio Cremaschi, segretario nazionale della Fiom-Cgil e responsabile per la siderurgia e la metallurgia non ferrosa, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.

 

“Il presidio che si è svolto oggi, a Roma, davanti all’Ambasciata degli Stati Uniti, e cui abbiamo partecipato, è un ulteriore segno che la vertenza Alcoa riguarda la politica, nel senso più vasto del suo significato. In queste ore, la multinazionale sta decidendo, nella sua sede centrale sita negli Stati Uniti, se mantenere o no l’insediamento in Italia. E’ evidente che questa decisione non riguarda solo la difesa dell’occupazione in Sardegna e a Venezia, ma le politiche industriali del nostro Paese e il ruolo che, in esse, hanno le grandi multinazionali.”

“Per questo il Governo, che ha fornito sul piano tecnico tutti gli strumenti per ridurre il costo dell’energia per Alcoa, deve oggi agire sul piano politico, usando tutti gli strumenti di pressione necessari a far sì che questa multinazionale non decida di liquidare un intero settore industriale dotato di un ruolo strategico per il nostro Paese.”

“Per questo riteniamo assurda la convocazione che abbiamo ricevuto dal ministero del Lavoro. Speriamo che si tratti solo di un infortunio, perché è evidente che la Cassa integrazione entrerebbe in gioco, in questo caso, solo come uno strumento per chiudere gli stabilimenti. Non abbiamo nessuna intenzione di partecipare a quell’incontro e sollecitiamo il Governo, ancora una volta, a convocare nella sede politica un nuovo confronto. E’ evidente che se l’Azienda dovesse assumere decisioni negative, dovrebbe essere la stessa Presidenza del Consiglio ad assumersi la responsabilità del confronto e delle iniziative necessarie a salvaguardare gli stabilimenti italiani del gruppo Alcoa.”


Fiom-Cgil/Ufficio stampa


 

Roma, 15 gennaio 2010