COMUNICATO STAMPA

 

Tenaris. Rota (Fiom Bergamo): “Nella vertenza di Gruppo, raggiunto l’accordo che salva tutti gli stabilimenti e impedisce all’Azienda di licenziare”. Gli esuberi passano da 1.024 a 741

La Fiom-Cgil di Bergamo ha diffuso oggi il seguente comunicato.
 

“Dalle 10.00 di ieri mattina fino alle 11.00 di oggi, per una trattativa complicata, che è arrivata a definire anche i più piccoli particolari: dopo 25 ore, i sindacati sono usciti dalla sede di Confindustria con un accordo in tasca. È passata, così, l’ultima notte al tavolo della vertenza Tenaris: tre mesi fa il Gruppo annunciava 1.024 esuberi sui 4 stabilimenti italiani, la chiusura del sito di Piombino e il disimpegno degli investimenti a Costa Volpino.”

“Oggi, invece, gli esuberi scendono a 741 complessivi e solo sulla base della volontarietà o in accompagnamento alla pensione. A Dalmine, dalle 717 eccedenze iniziali gli esuberi scendono a 582. A Costa Volpino, da 119 esuberi a 73, ad Arcore da 64 a 62, a Piombino da 124 a 24, garantendo la continuità produttiva del sito.”

“<<L’accordo salva tutti gli stabilimenti e impedisce all’Azienda di licenziare>>, commenta all’uscita da Confindustria Mirco Rota, segretario generale della Fiom-Cgil di Bergamo. <<L’intesa - prosegue Rota - assicura e prevede una gestione condivisa delle eccedenze, che peraltro sono ridotte in modo significativo e che verranno costantemente verificate per tutta la durata del piano, anche in relazione ad una possibile aumento dei volumi produttivi. Questo accordo, diversamente dal piano industriale dell’Azienda, mantiene attivi tutti gli stabilimenti e consente ai lavoratori di attraversare questa fase di riorganizzazione non solo con gli ammortizzatori sociali previsti per legge, ma con ulteriori e significative integrazioni economiche dell’Azienda. Per Bergamo, si tratta del primo accordo sottoscritto in Confindustria in cui si prevede, dopo l’utilizzo della Cassa integrazione speciale, lo strumento dei contratti di solidarietà. Inoltre, sempre per la prima volta, la Cassa integrazione speciale viene integrata economicamente dall’Azienda consentendo ai lavoratori di percepire quanto previsto dai contratti di solidarietà, cioè l’80% dello stipendio effettivo. L’accordo potrebbe costituire un modello utile per la gestione delle crisi nella nostra provincia.>>”

“L’intesa impone all’Azienda una gestione negoziata e regolata delle eccedenze. È previsto un piano di accompagnamento alla pensione da febbraio 2010 fino all’aprile 2015, con l’aggiunta di incentivi economici all’esodo. I primi 2 anni di Cassa integrazione speciale, prorogabili fino ad un massimo di 3, saranno integrati da un contributo economico aziendale tale da garantire ai lavoratori coinvolti l’80% della propria retribuzione (come succede con i contratti di solidarietà). Questo passaggio dell’accordo non è stato condiviso, e dunque non siglato, dai rappresentanti di Confindustria presenti.”

“Per quanto riguarda il piano industriale, oltre alla salvaguardia di Piombino e a garanzie maggiori per Costa Volpino, l’accordo prevede una serie di verifiche e confronti prima dell’applicazione del lavoro “a isole” (cioè di spostamenti della lavorazione tra le aree di laminazione a caldo e di finitura a freddo) nello stabilimento Ftm di Dalmine. Inoltre, per lo stabilimento Fapi (tubi piccoli), per il quale si profilava un’ipotesi di chiusura nei prossimi anni, si è stabilito, invece, di garantire un organico di circa 100 lavoratori per tutta la durata del piano (cioè fino al 2011), mentre non si prevede, ancora, una data precisa di chiusura.”

“L’accordo sarà illustrato ai lavoratori e sottoposto a referendum prima della firma presso il ministero dello Sviluppo Economico.”

 

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

 

Bergamo, 29 dicembre 2009