COMUNICATO STAMPA

 

Alcoa. Cremaschi (Fiom): “Le dichiarazioni dei dirigenti dell’Azienda ripropongono il rischio della chiusura degli stabilimenti di Fusina e di Porto Vesme”
 

Giorgio Cremaschi, segretario nazionale della Fiom-Cgil e responsabile per la metallurgia, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.
 

“I dirigenti di Alcoa hanno rilasciato, a giornali di Venezia e della Sardegna, interviste che, se corrispondono alle reali intenzioni dell’Azienda, riaprono tutta la vertenza.”

“Nonostante gli impegni assunti dal Governo, Alcoa continua a minacciare la chiusura della produzione di alluminio primario e, conseguentemente, a mettere in discussione il futuro di tutto l’insediamento industriale, sia a Venezia che in Sardegna. Siamo di fronte a un comportamento gravissimo che dovrà essere completamente abbandonato nell’incontro previsto, per il 7 gennaio 2010, al tavolo del Governo.”

“Ribadiamo che per noi è inaccettabile, sotto qualsiasi giustificazione, il ricorso alla Cassa integrazione, perché aprirebbe la via alla chiusura delle fabbriche, e che, conseguentemente, ci opporremmo alla sua attuazione. L’Alcoa deve capire che la fase dei giochi e dei rilanci è finita e che deve solo impegnarsi a tenere aperti i due stabilimenti di Fusina e di Porto Vesme, visto tutto quello che ha ottenuto in Italia.”

Alcoa, multinazionale Usa dell’alluminio, ha due stabilimenti in Italia. Uno è sito a Fusina (Venezia), l’altro a Porto Vesme (Carbonia-Iglesias).


Fiom-Cgil/Ufficio stampa

Roma, 18 dicembre 2009