COMUNICATO STAMPA

 

Alcoa. Cgil, Cisl, Uil, Fim, Fiom, Uilm: “Nell’incontro con il Governo del 7 gennaio 2010, l’Azienda presenti un piano industriale per la continuità produttiva di Fusina e Portovesme”


 

Le Segreterie nazionali di Cgil, Cisl, Uil e di Fim, Fiom, Uilm hanno diffuso oggi il seguente comunicato.


 

“Dopo gli impegni presi il 26 novembre, per ritirare la procedura di Cassa integrazione e avviare la verifica dell’attuazione di tutti gli strumenti per garantire l’approvvigionamento energetico a costi allineati a quelli europei, negli incontri di questi due giorni, al ministero dello Sviluppo Economico, le Organizzazioni sindacali hanno preso atto che la piena attuazione delle misure individuate dal Governo può risolvere positivamente i problemi energetici sollevati da Alcoa e superare i rischi relativi alla continuità produttiva nei due stabilimenti di Portovesme e Fusina.”

“Purtroppo Alcoa, nonostante tutte le garanzie e le agevolazioni indicate, non vuole riconoscere l’efficacia delle misure adottate, riservandosi di giudicare successivamente la realizzazione dei relativi strumenti; contemporaneamente, non intende prendere impegni precisi per garantire la continuità produttiva degli impianti di produzione di alluminio primario in entrambi gli stabilimenti, in Sardegna e in Veneto.”

“Come Organizzazioni sindacali, non abbiamo pertanto sottoscritto il verbale dell’incontro del 9 e 10 dicembre, consegnando una nostra dichiarazione nella quale chiediamo che <<nell’incontro previsto dal verbale sottoscritto dal Governo e da Alcoa per il 7 gennaio 2010, oltre a verificare tutti gli impegni previsti, l’Azienda presenti un piano industriale atto a garantire la continuità e il rilancio produttivo e occupazionale dei due siti>>.”

“Infatti, oltre ai problemi energetici, anche la carenza di manutenzioni e di investimenti negli stabilimenti di questi ultimi tempi può mettere a rischio la normale continuità produttiva, con la possibilità che l’Azienda approfitti di questa situazione per avviare la dismissione di parti degli impianti produttivi.”

“A questo proposito, le Organizzazioni sindacali hanno chiesto all’Azienda se intenda quantomeno <<mantenere le bocce ferme>> fino al prossimo incontro del 7 gennaio; Alcoa ha dichiarato che non intende procedere ad atti unilaterali. Evidentemente, questo non basta a scongiurare il pericolo del disimpegno di Alcoa e della conseguente chiusura di produzioni a Fusina e a Portovesme: per questo, vanno mantenute la massima vigilanza e tutte le iniziative di mobilitazione in atto.”

“La difficile vertenza Alcoa è quindi ancora tutta aperta. L’incontro del 7 gennaio dovrà essere decisivo per affrontare in mondo inscindibile gli strumenti per la fornitura energetica a costi competitivi per Alcoa e le garanzie produttive e occupazionali per i lavoratori di Portovesme e Fusina.”


 

Uffici Stampa Cgil, Cisl, Uil, Fim, Fiom, Uilm


 

Roma, 11 dicembre 2009