COMUNICATO STAMPA

 

ThyssenKrupp. Cremaschi (Fiom): “L’infortunio mortale di oggi, a Terni, dimostra che la multinazionale tedesca tiene in Italia comportamenti indegni di un paese civile”

 

Giorgio Cremaschi, segretario nazionale della Fiom-Cgil e responsabile della siderurgia, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.

“Alla vigilia del secondo anniversario della strage avvenuta nel dicembre 2007 a Torino, un nuovo morto sul lavoro si è avuto oggi in uno stabilimento italiano della ThyssenKrupp: questa volta, all’acciaieria di Terni. E’ un fatto di una gravità inaudita, perché le circostanze della morte, che seguono a diverse e ripetute proteste sindacali su come l’Azienda organizzava il lavoro, dimostrano che la ThyssenKrupp in Italia non ha imparato niente e continua a mettere a repentaglio la vita dei lavoratori.”

“Vogliamo punizioni esemplari, da parte della legge, per tutte le inadempienze che sono a monte della tragedia odierna. Vogliamo anche testimoniare, ai compagni di lavoro e ai familiari della vittima, il totale sostegno e la rabbia della Fiom di fronte al fatto che una delle più grandi multinazionali europee si comporti in Italia in maniera indegna.”

“E’ necessario, infatti, ricordare che tutte le morti sul lavoro alla ThyssenKrupp derivano da una politica aziendale di risparmi e di tagli che mette in crisi la sicurezza. Questa politica continua, perché l’Azienda ha deciso di licenziare più di 50 lavoratori nello stabilimento di Brescia, proponendo anche lì una drammatica riduzione degli organici che, se mantenuta, minaccerà anch’essa la salute e la sicurezza dei lavoratori.”

“La Fiom si costituirà parte civile anche in questo procedimento contro la ThyssenKrupp. Intanto, la Fiom sostiene tutte le iniziative di sciopero in corso. Chiediamo inoltre al Governo di intervenire con tutti gli strumenti sia a livello politico, nei confronti della Germania, sia a livello economico e istituzionale, perché il comportamento che la ThyssenKrupp tiene in Italia è inaccettabile e indegno di quello che dovrebbe essere il modo di agire di una multinazionale europea per ciò che riguarda il rapporto tra industria e lavoro.”


Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

Roma, 1° dicembre 2009