COMUNICATO STAMPA

 

Fiat. Rappresentanti sindacali del Cae: “Necessaria una riunione straordinaria sul piano industriale: la consultazione europea non è una formalità”

 

Il 27 novembre i Rappresentanti sindacali del Comitato aziendale europeo del gruppo Fiat, in occasione della riunione dello stesso Cae svoltasi a Torino dal 26 al 27 del mese, hanno approvato all’unanimità il seguente documento diffuso oggi, per quanto riguarda l’Italia, dalle Segreterie nazionali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil e Fismic.

“I rappresentanti dei lavoratori europei del Gruppo Fiat, riuniti a Torino nei giorni 26 e 27 novembre 2009 nell’ambito del Comitato Aziendale Europeo, esprimono la loro insoddisfazione per l’assenza di indicazioni sulle strategie industriali a medio termine del Gruppo.”

“In seguito a ciò, chiedono la convocazione di un Cae straordinario, da tenersi entro aprile 2010, che veda la partecipazione del Ceo Sergio Marchionne e che abbia per oggetto il piano industriale e finanziario pluriennale (4-5 anni) per ciascun settore e Paese del Gruppo.”

“Tale piano, che riteniamo debba essere finalizzato alla salvaguardia delle attività e dell’occupazione, dovrà essere oggetto di consultazione ed il Cae dovrà essere messo in condizione di analizzarne gli impatti industriali e sociali in tutti gli stabilimenti del Gruppo in Europa, così da potersi confrontare con l’Azienda per eventuali proposte di modifica.”

“Fiat ha scelto di giocare un ruolo globale di fronte alla crisi, pertanto non può non intervenire in Europa con un piano che ponga le basi per lo sviluppo e l’innovazione, aprendo su di esso un confronto con i rappresentanti dei lavoratori.”

“La componente sindacale del Cae sollecita inoltre la Fiat a non agire unilateralmente per affrontare tutte le situazioni di sofferenza in atto o che dovessero verificarsi fino alla data della riunione straordinaria. Per tali situazioni andranno cercate, con i rappresentanti dei lavoratori e sindacali dei Paesi interessati, soluzioni condivise ed improntate alla sostenibilità e responsabilità sociale.”

 

Uffici Stampa Fim, Fiom, Uilm, Fismic
 

Roma, 30 novembre 2009