COMUNICATO STAMPA
ThyssenKrupp. Fiom: “Martedì 24 novembre, 2 ore di sciopero in tutto il Gruppo in solidarietà con lo stabilimento di Brescia”
La Segreteria nazionale della Fiom-Cgil ha diffuso oggi il seguente comunicato.
“La Segreteria nazionale della Fiom, in accordo con tutte le strutture interessate, ha deciso di proclamare per martedì 24 novembre 2 ore di sciopero in tutto il gruppo ThyssenKrupp Italia.”
“Lo sciopero è stato deciso a sostegno della lotta dei lavoratori dello stabilimento ThyssenKrupp di Brescia, ove la multinazionale ha avviato la procedura di licenziamento per 55 lavoratori su 204. A Visano di Brescia, i lavoratori sono in sciopero a oltranza dal 26 ottobre e sono decisi a respingere questo attacco all’occupazione che, oltre ad essere inaccettabile in sé, può preannunciare un progressivo disimpegno della ThyssenKrupp dallo stabilimento. Il Coordinamento nazionale del Gruppo aveva già deciso una campagna di solidarietà a favore dello stabilimento bresciano che coinvolgesse tutti i 6mila dipendenti italiani della ThyssenKrupp dislocati a Terni, Ferrara, in Lombardia, in Toscana e in altre regioni italiane.”
“In questi giorni, il conflitto si è aggravato e i lavoratori hanno dovuto respingere provocazioni da parte di piccoli gruppi di persone mobilitate dalla Direzione aziendale. La lotta prosegue con l’assoluta adesione della stragrande maggioranza dei lavoratori e con la solidarietà della popolazione. Quanto è avvenuto, però, è indice del fatto che la Direzione del Gruppo non ha ancora accettato di aprire una reale trattativa che escluda i licenziamenti. Per queste ragioni, la Segreteria nazionale della Fiom ha proclamato lo sciopero nazionale di tutto il Gruppo.”
“La Fiom chiede alla ThyssenKrupp di rivedere le proprie decisioni, anche perché gli stabilimenti italiani del Gruppo, da Torino a Terni, hanno già pagato prezzi altissimi e drammatici per le ristrutturazioni aziendali. Tutte le Istituzioni e il Governo debbono fare pressione sulla multinazionale tedesca affinché ThyssenKrupp Italia abbandoni la linea dei licenziamenti e della chiusura degli stabilimenti.”
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 19 novembre 2009