COMUNICATO STAMPA

 

Eutelia Agile. Cgil: “Gravissima aggressione stanotte nella sede romana.” Il 17 novembre, sciopero e manifestazione nazionale a Roma

 

“Questa mattina, all’alba, una squadraccia di una quindicina di uomini capitanata dall’ex amministratore delegato di Eutelia Agile, Samuele Landi, ha fatto irruzione nella sede romana di Eutelia, che fa parte del gruppo Omega, presidiata dai lavoratori. Con piedi di porco hanno divelto le porte degli uffici, hanno svegliato i lavoratori puntando loro negli occhi le torce elettriche, spacciandosi per poliziotti, chiedendo i documenti, minacciando gli stessi lavoratori e impedendo loro di muoversi. L’immediato arrivo delle forze dell’ordine, chiamate dai lavoratori, ha evitato il peggio visto l’atteggiamento violento e arrogante di questi loschi personaggi.”

Lo hanno raccontato oggi, nel corso di una conferenza stampa, il segretario generale della Fiom-Cgil, Gianni Rinaldini, il segretario generale della Slc-Cgil, Emilio Miceli, e la segretaria confederale della Cgil, Susanna Camusso, ribadendo l’assoluta gravità del comportamento di Landi che ha aggravato un clima già molto complicato. Solo la responsabilità delle lavoratrici e dei lavoratori ha evitato il degenerare della situazione. L’Azienda non paga gli stipendi da circa tre mesi e sta perdendo progressivamente le commesse per la mancanza della documentazione necessaria. Per questo i lavoratori, da più di 10 giorni, stanno occupando le sedi di Eutelia Agile, da cui dipendono circa 2mila addetti. La Fiom aveva presentato nei giorni scorsi, alla Procura della Repubblica di Milano, un esposto, denunciando un comportamento sospetto da parte di Eutelia.

“Non vorrei - ha spiegato Rinaldini - che questi fossero i primi segnali di un utilizzo di strumenti impropri e inaccettabili che mettono a rischio la democrazia del nostro Paese. O la Presidenza del Consiglio ci darà rapidamente disponibilità ad un incontro, o saremo autorizzati a pensare che ci siano cose delicate da nascondere in virtù dell'attività svolta dall'Azienda”. Il Gruppo, infatti, ha commesse importanti dai più grandi gestori italiani di telefonia, da vari Ministeri, dalla Banca d’Italia e da altri settori della Pubblica amministrazione.”

“Un pezzo importante del ‘Sistema Italia’ ha come fornitore questa azienda”, ha sottolineato Miceli. “Come può succedere - ha aggiunto - che un gruppo non paghi il salario ai lavoratori, li licenzi, evada i contributi previdenziali, sia al centro di una lunga sequela, da Catanzaro a Roma, di minacce ai delegati sindacali, svolga servizi e tratti dati sensibili della Pubblica amministrazione, ed ancora sia concessionario di importanti appalti da parte dei più grandi gruppi di telecomunicazione?”

Un quadro analitico condiviso da Camusso: “Lo squadrismo è fuori dal contesto delle regole democratiche e anche la Presidenza del Consiglio deve dire che questo degrado è un grave danno alla democrazia”. E se da parte delle Forze dell'ordine il comportamento nella vicenda romana è stato “ineccepibile”, quello che manca tutt’ora è “una risposta politica da parte del Governo”. Per questo Camusso giudica urgente la convocazione di un tavolo a Palazzo Chigi “perché il tempo è fondamentale sia per le prospettive del Gruppo che per i lavoratori senza stipendio.”

I tre dirigenti sindacali infine, hanno annunciato uno sciopero di tutto il gruppo Omega per il 17 novembre prossimo con una manifestazione nazionale che si terrà a Roma.


 

Uffici stampa Cgil, Fiom-Cgil, Slc-Cgil


Roma, 10 novembre 2009