COMUNICATO STAMPA

 

Fincantieri. Fiom: “Chiediamo pieno rispetto dell’intesa del 16 luglio che prevede la garanzia di tutti i siti e della loro dimensione occupazionale”. Dichiarato lo stato di agitazione

Il Coordinamento nazionale Fiom-Cgil del gruppo Fincantieri ha diffuso un comunicato di cui riportiamo ampi stralci.

 

“La Fiom ha fatto bene a chiedere tempestivamente un incontro con Fincantieri per sapere dall’Azienda che cosa sta succedendo e che cosa intende fare. Quanto è emerso dall’incontro svoltosi a Trieste il 4 novembre, infatti, conferma le nostre preoccupazioni.”

“L’Azienda si dichiara ottimista sulle prospettive del mercato, ma nello stesso tempo non annuncia alcuna nuova commessa. “Non sono stati persi ordini - ha dichiarato testualmente - ma di nuovi non ce ne sono”. Sui rischi, denunciati sui giornali, che Carnival dia alcuni ordini al cantiere tedesco Meyer, l’Azienda ha dichiarato che nulla è ancora concluso, ma ha ammesso che Meyer è un concorrente vero.”

“Alle misure europee a favore della rottamazione è legato il destino di alcuni cantieri, mentre l’Azienda si aspetta di ottenere dal tavolo nazionale della cantieristica, istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico, un certo numero di commesse pubbliche, in grado al più di fronteggiare l’emergenza.”

“Questo quadro determina scarichi di lavoro significativi nel 2010, a fronte dei quali l’Azienda dice che sta preparando un piano di ristrutturazione che, pur non prevedendo chiusure di siti, comporterà il ridimensionamento delle strutture e delle missioni. A precisa domanda della Fiom, l’Azienda ha risposto che gli esuberi non sono esclusi.”

“Quanto avviene dimostra che la strategia aziendale di “forzare il mercato”, puntando tutto sulla produttività, non ha prodotto risultati. Se le navi andranno in Germania verranno costruite in cantieri che hanno un costo del lavoro superiore al nostro per oltre il 40%.”

“Per reggere la crisi bisogna puntare su investimenti e qualità del lavoro, essenziali per garantire qualità del prodotto, e mantenere e rafforzare tutte le capacità professionali esistenti in Azienda. Altrimenti, quando arriverà la ripresa non ci saranno le condizioni industriali per riprendere. Per questa ragione proprio in questo momento bisogna riorganizzare anche l’intero sistema degli appalti, interrompendo la spirale delle esternalizzazioni per favorire, invece, lavoro stabile, sicuro e professionale.”

“Il Governo deve assumere un impegno vero per difendere la cantieristica navale in Italia. Basta con gli annunci. Occorrono investimenti, finanziamenti, commesse pubbliche.”

“La Fiom rivendica il pieno rispetto dell’intesa del 16 luglio, che prevede la garanzia di tutti i siti e della loro dimensione occupazionale. La Fiom dichiara lo stato di agitazione in tutto il Gruppo. I lavoratori devono essere pronti alla mobilitazione per la difesa piena dell’occupazione e del patrimonio industriale dei cantieri navali.”
 

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
 

Roma, 6 novembre 2009