COMUNICATO STAMPA
Alcoa. Bardi (Fiom): “Sempre più necessario un intervento immediato del Governo per risolvere la questione delle tariffe energetiche per la produzione di alluminio”
Vittorio Bardi, coordinatore nazionale Fiom-Cgil per la siderurgia, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.
“Prosegue la mobilitazione dei lavoratori degli stabilimenti del gruppo Alcoa per la salvaguardia della produzione di alluminio nel nostro Paese. La multinazionale americana, infatti, ha reso noto, a fine ottobre, che intende procedere alla chiusura della produzione di alluminio primario negli stabilimenti di Fusina e di Portovesme se non saranno trovate soluzioni adeguate rispetto alla questione delle tariffe energetiche. Questione di particolare rilievo dato il carattere fortemente energivoro del settore.”
“Per noi, rimane valida la posizione assunta con gli altri sindacati della categoria secondo cui il Governo deve intervenire immediatamente su una vicenda di così rilevante interesse nazionale. Ciò sia in relazione all’indagine condotta dalla Commissione europea sulla legittimità della tariffa speciale prevista dalla legge italiana n. 80 del 2005, sia per ciò che riguarda la concreta applicazione della legge n. 99 del 2009 allo scopo di agevolare la definizione di contratti di fornitura di energia elettrica comparabili con le condizioni medie esistenti a livello europeo.”
“Anche in una situazione normale, sarebbe impensabile che i poteri pubblici non agissero per difendere la permanenza in Italia di un settore industriale decisivo come quello dell’alluminio. Ma ciò è tanto più vero in una situazione di crisi come quella che stiamo oggi vivendo e in cui il nostro Paese non può certo permettersi di perdere centinaia di posti di lavoro né in Veneto, né, tantomeno, in una regione come la Sardegna, il cui apparato produttivo è stato già quasi interamente smantellato negli ultimi anni.”
A Fusina (Venezia), si è svolta oggi un’assemblea dei lavoratori dello stabilimento Alcoa che, su proposta della Rsu e delle Segreterie Fim, Fiom, Uilm di Venezia, ha approvato un documento in cui si fa appello ai poteri pubblici locali. A Portovesme (Carbonia-Iglesias), dopo l’assemblea di martedì 2 novembre, prosegue l’iniziativa di 4 lavoratori che si sono asserragliati, a 60 metri di altezza, sulla torre dell’acqua dello stabilimento. Oggi è stato tenuto un presidio davanti alla sede della Regione Sardegna.
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 3 novembre 2009