COMUNICATO STAMPA

 

Contratto metalmeccanici. Rinaldini (Fiom): “Alla Commissione Lavoro del Senato, abbiamo detto che l’assenza di regole condivise porta a una devastazione delle relazioni sociali”


 

“Abbiamo spiegato alla Commissione Lavoro del Senato, cui avevamo chiesto di essere ricevuti per un’audizione, la situazione paradossale che si è venuta a creare nella categoria dei metalmeccanici in conseguenza dell’intesa separata siglata, il 15 ottobre scorso, da Federmeccanica, Fim-Cisl e Uilm-Uil.” Lo ha detto il segretario generale della Fiom-Cgil, Gianni Rinaldini, conversando con i giornalisti presenti a Palazzo Madama al termine dell’audizione che si è svolta oggi presso la 11a Commissione.

“In primo luogo - ha proseguito Rinaldini - un Contratto nazionale di categoria, la cui parte normativa ha durata quadriennale, è stato disdettato da due organizzazioni sindacali appena un anno e mezzo dopo la sua firma, e senza aver ricevuto alcun mandato dalle lavoratrici e dai lavoratori interessati. In secondo luogo, questi stessi sindacati hanno presentato alla controparte una piattaforma priva, anch’essa, di un mandato proveniente dall’insieme dei lavoratori interessati. In terzo luogo, l’intesa separata, siglata il 15 ottobre, non sarà sottoposta al referendum vincolante della categoria, ma solo al giudizio degli iscritti alle due organizzazioni citate.”

“Abbiamo quindi osservato - ha affermato Rinaldini - che la compresenza di un pluralismo sindacale che si è fatto pluralismo rivendicativo, di contratti nazionali applicati a tutti i lavoratori di un dato settore, e di una totale assenza di regole condivise relative alla contrattazione collettiva, crea una situazione che porta a una vera e propria devastazione delle relazioni sociali.”

“Abbiamo infine sostenuto - ha concluso Rinaldini - che è necessaria la definizione, per mezzo di un’apposita legge, di norme che regolino la misurazione e la certificazione della rappresentatività delle diverse organizzazioni sindacali e la validazione, tramite referendum, degli accordi derivanti dalla contrattazione collettiva.”

 

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa


Roma, 3 novembre 2009