COMUNICATO STAMPA

 

Eutelia/Agile. Potetti (Fiom): “I lavoratori presidiano la sede di Roma. La Presidenza del Consiglio ci convochi urgentemente”

 

Fabrizio Potetti, coordinatore nazionale Fiom-Cgil del settore informatica, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.

 

“Le lavoratrici e i lavoratori della sede di Roma della Agile/Eutelia hanno iniziato oggi un presidio della propria sede di lavoro. La procedura di licenziamento avviata dall’azienda per 1.200 addetti, la chiusura di alcune sedi senza preavviso (Napoli è attualmente senza luce e acqua a causa del distacco delle forniture da parte della proprietà dell’immobile, Firenze ha trovato la sede chiusa da “ignoti”!), il mancato pagamento degli stipendi da diversi mesi e l’estrema incertezza di prospettiva che va avanti ormai da diversi anni, stanno innescando un clima pesante di difficile gestione.”

“Su un problema di questa portata, che può diventare pesantissimo sul piano sociale ed economico e che può coinvolgere a breve complessivamente più di diecimila lavoratori (il gruppo Omega che detiene il 100% di Agile è in gravissima difficoltà), è opportuno e necessario che intervenga la Presidenza del Consiglio dei Ministri.”

“Il dramma e la disperazione di queste famiglie deve essere affrontato urgentemente e al più alto livello istituzionale. Non è possibile che il Governo e le Istituzioni possano assistere a questo scempio senza intervenire nei confronti di una proprietà che non ha nessun progetto industriale ma sta solamente portando a compimento un disegno scellerato avviato da Eutelia.”

“In questo modo si stanno distruggendo migliaia di posti di lavoro, una realtà tecnologica importantissima, scaricando costi ingentissimi sulla collettività: 100 milioni di euro tra debiti con il Fisco, l’Inps, con i lavoratori ed i fornitori.”

“E’ paradossale poi il fatto che la quasi totalità dei clienti di Agile sono pubblici (Ministeri, Poste, Rai, Enti locali) e che nessuno riesca ad intervenire concretamente per fermare questo scempio.”


Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
 

Roma, 28 ottobre 2009