COMUNICATO STAMPA
Fincantieri. Cremaschi (Fiom): “La nuova intesa siglata oggi è il risultato della mobilitazione dei lavoratori. Modificato l’accordo separato del 1° aprile 2009”
Giorgio Cremaschi, segretario nazionale della Fiom-Cgil e responsabile della cantieristica navale, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.
“Abbiamo siglato con la Fincantieri un’intesa che verrà sottoposta al voto, per noi vincolante, delle Rsu e dei lavoratori. Questa intesa – raggiunta oggi a Roma – interpreta, chiarisce, modifica e integra l’accordo separato del 1° aprile 2009.”
“Sulle garanzie occupazionali, è obiettivo formalizzato che non ci saranno né chiusura di siti, né esuberi di personale. Per quanto riguarda appalti, sicurezza sul lavoro, formazione professionale e apprendistato, si raggiungono risultati importanti che garantiscono nuovi poteri di intervento e nuovi diritti alle organizzazioni sindacali, alle Rsu e ai lavoratori.”
“In particolare, ha grande valore la novità, senza precedenti nel sistema degli appalti, dell’istituzione di tavoli territoriali presso le Associazioni industriali, con la presenza sia di Fincantieri, sia delle ditte di appalto. Così come ha grande rilevanza l’avvio dal 1° gennaio 2010 – avvio preparato dal lavoro di un’apposita commissione – dell’operatività dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza di sito (Rlss).”
“Sulla produttività e sul salario – che sono stati la ragione di maggiore conflitto prima e dopo l’accordo separato – si raggiunge un compromesso, a nostro giudizio accettabile, che interviene sia sull’obiettivo di produttività, sia sul risultato salariale.”
“L’obiettivo del 20% di aumento della produttività viene formalmente suddiviso tra azienda e lavoratori, con la conseguenza che i miglioramenti nell’organizzazione del lavoro e degli impianti diventano condizione fondamentale per una migliore efficienza.”
“Sul premio salariale, la Fiom aveva obiettato che i risultati retributivi promessi erano irraggiungibili. Questo giudizio è stato confermato dalle prime riunioni di commissione che hanno verificato l’impossibilità di redistribuire alcunché alla stragrande maggioranza dei lavoratori. L’intesa di oggi definisce invece, per quest’anno, un risultato di 750 euro per i lavoratori diretti, indipendentemente da quanto effettivamente realizzato. A questo si aggiunge la conferma e il congelamento dei premi precedenti, che entrano stabilmente in busta paga. A giugno del 2010 ci sarà una verifica salariale complessiva, anticipando così di un anno quella prevista dall’accordo separato.”
“Consideriamo questi e altri ulteriori punti dell’intesa come il risultato della mobilitazione dei lavoratori e della scelta della Fiom di non sottoscrivere l’accordo il 1° aprile. In questi mesi, la Fiom si è fatta interprete, da sola, di un vastissimo sentimento di rifiuto da parte dei lavoratori contro l’intesa separata. La questione della democrazia sindacale – per la quale la Fiom ha portato in giudizio l’Azienda in una causa per attività antisindacale, che ora verrà ritirata – è stata e rimane centrale. Per questo, la Fiom si rimetterà adesso al giudizio conclusivo dei lavoratori che si esprimeranno tramite referendum.”
Fiom-Cgil/Ufficio stampa
Roma, 16 luglio 2009