COMUNICATO STAMPA
Alcatel. Potetti (Fiom): “Ha un senso il progetto di esternalizzazione delle attività svolte nel sito di Battipaglia? I delegati lo hanno chiesto a Emma Marcegaglia”
Fabrizio Potetti, coordinatore nazionale Fiom-Cgil per il gruppo Alcatel, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.
“Nell’ambito delle iniziative di lotta contro il progetto di esternalizzazione relativo allo stabilimento Alcatel di Battipaglia, i rappresentanti sindacali hanno incontrato la Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, impegnata in un’iniziativa a Salerno.”
“In tale occasione, i delegati sindacali hanno consegnato alla massima rappresentante degli industriali italiani il progetto di esternalizzazione elaborato dalla Società, chiedendole di darne una valutazione industriale e di verificarne fattibilità e sostenibilità. Più ancora, i delegati hanno chiesto a Emma Marcegaglia di giudicare la capacità di tale progetto di offrire prospettive credibili ai lavoratori dell’Alcatel.”
“Da mesi, ormai, questi lavoratori sono in lotta contro un progetto che prevede la riduzione degli occupati e lo svilimento della professionalità e delle capacità presenti nel sito campano. L’Alcatel di Battipaglia vede oggi occupati, tra diretti e indiretti, circa 1.000 lavoratori tra cui molti ingegneri e tecnici. Lavoratori il cui impiego è caratterizzato da una flessibilità altissima e da un costo del lavoro che è tra i più bassi d’Europa. Il prodotto, inoltre, non ha problemi di mercato. Le Rsu hanno quindi presentato un progetto industriale di rilancio del sito; progetto volto a valorizzare le grandi opportunità ivi presenti e a scongiurare un’iniziativa ingiustificata che penalizzerebbe un territorio già in fortissima crisi.”
“Per parte nostra, chiediamo che il Governo intervenga per portare al tavolo di trattativa i massimi dirigenti di Alcatel. Ciò allo scopo di verificare la sostenibilità del progetto presentato dalla Rsu e di impedire alla multinazionale francese di disperdere un patrimonio umano e tecnico così importante per il nostro Paese.”
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 10 luglio 2009