COMUNICATO STAMPA

 

Contratto metalmeccanici. Cremaschi (Fiom): “La disdetta attuata da Fim e Uilm rappresenta un doppio danno per le lavoratrici e per i lavoratori del Mezzogiorno”

Giorgio Cremaschi, segretario nazionale della Fiom-Cgil, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.


 

“Per le lavoratrici e per i lavoratori del Mezzogiorno, la scelta della Fim e della Uilm di disdettare il Contratto nazionale in vigore, per prepararsi ad accettare le clausole dell’accordo separato sul sistema contrattuale, rappresenta un doppio danno.”

“Infatti, oltre ai danni comuni a tutti i lavoratori rispetto al salario e ai diritti, i lavoratori del Mezzogiorno rischiano di pagare anche il prezzo di un ritorno alle gabbie salariali, anzi, a un sistema ancora più ingiusto. Ciò perché, con l’applicazione ai Contratti nazionali della clausola relativa alla possibilità di introdurre delle deroghe, di fronte a crisi e a problemi produttivi, nel Mezzogiorno si scatenerebbe la gara per abbassare i livelli salariali e normativi del Contratto di categoria.”

“Nel 2004, i lavoratori della Fiat Sata di Melfi hanno lottato per 21 giorni per ottenere la parità salariale con i lavoratori del Nord. Ora, con le deroghe contrattuali, essi corrono il rischio di essere ricacciati indietro non solo sul piano del salario aziendale, ma anche su quello dei minimi nazionali. Per questo, siamo sicuri che il nostro no all’accordo separato e alla piattaforma di Fim e Uilm troverà il massimo sostegno tra i lavoratori metalmeccanici, anche per respingere il ritorno alle gabbie salariali o a un sistema ancora peggiore di esse.”

 

Fiom-Cgil/Ufficio stampa


 

Roma, 9 luglio 2009