COMUNICATO STAMPA

 

Cnh. Masini (Fiom): “Inaccettabile la volontà di chiudere lo stabilimento di Imola. Nel prossimo incontro, presenteremo proposte alternative agli annunci aziendali”


 

“Riteniamo inaccettabile la chiusura di uno stabilimento come soluzione ai gravi problemi esistenti nel settore delle macchine movimento terra. È questo ciò che abbiamo detto alla Direzione di Cnh che, nell’incontro svoltosi oggi a Torino, ha annunciato la sua volontà di procedere alla chiusura dello stabilimento di Imola. È importante che questa posizione sia stata sostenuta unitariamente da tutte le organizzazioni sindacali che hanno partecipato a questo avvio di trattativa.” Lo ha dichiarato Enzo Masini, coordinatore nazionale Fiom-Cgil per il gruppo Fiat, al termine dell’incontro che si è svolto oggi, presso l’Associazione Industriali di Torino, tra la Direzione aziendale di Cnh, i sindacati dei metalmeccanici Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil, Fismic - rappresentati a livello nazionale e dei territori interessati - e le Rsu degli stabilimenti coinvolti.

“La Direzione di Cnh - ha proseguito Masini - ha annunciato la volontà di chiudere, nel giro di due anni, lo stabilimento di Imola, che occupa 360 dipendenti, e di chiedere la Cassa integrazione straordinaria per tutti gli stabilimenti che producono macchine movimento terra. Nel prossimo incontro, intendiamo presentare unitariamente proposte alternative sia alla chiusura di Imola che all’utilizzo della Cassa integrazioni guadagni straordinaria per gli altri stabilimenti.”

La Case-New Holland è la multinazionale, appartenente al Gruppo Fiat, attiva nel campo della produzione di macchine agricole e di macchine movimento terra. Per quanto riguarda quest’ultimo settore, gli stabilimenti presenti nel nostro Paese sono siti a San Mauro Torinese (Torino), Imola (Bologna) e Surbo (Lecce).


 

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa


 

Roma, 23 giugno 2009