COMUNICATO STAMPA

 

Fiat. Fiom: “Non accettabile il piano industriale presentato dall’Azienda. Dal Governo necessarie risposte su blocco dei licenziamenti, ammortizzatori sociali e innovazione

 

Il Coordinamento nazionale Fiom-Cgil del gruppo Fiat ha diffuso, nella serata di oggi, il seguente comunicato.


 

“Con l’incontro svoltosi oggi presso la Presidenza del Consiglio, si è avviato il confronto sul futuro industriale del Gruppo Fiat richiesto da mesi dalle organizzazioni sindacali.”

“L’incontro ̶ che ha visto la partecipazione di Fiat Group, del Governo e delle Regioni interessate alla presenza del Gruppo ̶ proseguirà nelle prossime settimanale, con successivi approfondimenti di merito.”

“La Fiom considera non accettabile il Piano industriale presentato dalla Fiat perché non garantisce il futuro occupazionale di tutti i siti industriali del nostro Paese nei diversi settori, dall’auto alle macchine movimento terra.”

“La Fiom ribadisce la necessità di affrontare nei prossimi incontri e di avere risposte certe:

  • sul blocco dei licenziamenti per tutte le tipologie di rapporto di lavoro (comprese dunque alcune centinaia di lavoratori precari presenti negli stabilimenti del Gruppo);

  • sull’adeguamento degli ammortizzatori sociali alla gravità della crisi con l’estensione della durata della Cassa integrazione ordinaria da 52 a 104 settimane e con la copertura all’80% del salario reale per i cassintegrati di lungo periodo;

  • sul sostegno pubblico all’innovazione e alla ricerca, condizione indispensabile per essere competitivi oggi e nel futuro nella produzione di auto, veicoli industriali, macchine movimento terra, macchine agricole e nella componentistica.”

“In particolare, per quanto riguarda il settore auto, la Fiom ribadisce la propria ferma contrarietà a ridurre la produzione di autovetture nel nostro Paese. Già ora, l’Italia produce autoveicoli in una quantità nettamente inferiore a tutti gli altri paesi europei. Le scelte di politica industriale e del Governo, e la strategia della Fiat, devono pertanto orientarsi allo sviluppo, all’innovazione, alla difesa dell’occupazione e dei siti produttivi.”


 

Fiom-Cgil/Ufficio stampa


 

 

Roma, 18 giugno 2009