COMUNICATO STAMPA

 

Fincantieri/1. Fiom: “La vertenza rimane aperta”. Otto ore di sciopero entro metà luglio
 

Il Coordinamento nazionale Fiom-Cgil del gruppo Fincantieri ha approvato un documento di cui riportiamo ampi stralci.

“Il Coordinamento nazionale Fiom del gruppo Fincantieri, in una riunione conclusa dal Segretario generale della stessa Fiom, ha esaminato lo stato della vertenza e ha deciso un programma di iniziative.”

“Il successo dello sciopero nazionale e della manifestazione a Trieste dello scorso 22 maggio dimostra che le lavoratrici e i lavoratori del Gruppo non hanno cambiato opinione sull’accordo separato, continuano a considerarlo ingiusto e inaccettabile, sono ancora disposti a lottare per modificarlo.”

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“L’offensiva aziendale contro la Fiom ha toccato il suo apice con la vicenda della cerimonia di consegna a Marghera del 30 aprile. Di fronte all’annuncio di una manifestazione della Fiom, che non aveva lo scopo di impedire la cerimonia ma di protestare contro l’accordo separato, l’Azienda ha fatto saltare la cerimonia pur di ottenere una drammatizzazione mediatica (l’esercizio del diritto costituzionale a manifestare è stato presentato come un atto di “pirateria”) e scatenare una campagna di criminalizzazione contro i lavoratori e la Fiom a Marghera.”

“A questo proposito, il Coordinamento nazionale Fiom del gruppo Fincantieri esprime piena solidarietà ai lavoratori di Marghera, che sono ancora il bersaglio di un attacco intimidatorio senza precedenti, e ribadisce che la decisione di manifestare a Marghera è stata assunta da tutto il Coordinamento nazionale, che aveva anche deciso la presenza di tutte le Rsu Fiom del Gruppo allo scopo di sottolineare il carattere nazionale della manifestazione.”

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“Le lavoratrici e i lavoratori del Gruppo, senza un accordo diverso, per i prossimi quattro anni resterebbero esposti alle decisioni unilaterali dell’Azienda.”

“Non si può rispettare il diktat in base al quale per ottenere nuovo salario fresco bisogna lavorare il 20 per cento in più.”

“Non si può accettare che per i lavoratori degli appalti ci siano solo licenziamenti, caporalato e tagli del 20 per cento della loro ‘paga globale’.”

“Non si può permettere un peggioramento delle condizioni di lavoro e della sicurezza in un’azienda che pretende di scaricare sui lavoratori i suoi sprechi, la sua disorganizzazione, la sua burocrazia.”

“Il Coordinamento nazionale della Fiom rinnova formalmente la richiesta all’Azienda di riaprire il tavolo del confronto. La trattativa è il solo modo per trovare uno sbocco alla situazione di conflitto creata dall’accordo separato.”

“Il Coordinamento nazionale della Fiom dà mandato ai propri legali di presentare un ricorso alla Magistratura, sulla base dell’art. 28 dello Statuto dei Lavoratori, per comportamento antisindacale di Fincantieri. Sul premio di efficienza, infatti, l’accordo separato viola il Contratto nazionale dei metalmeccanici che stabilisce che i programmi produttivi, cui legare il premio di risultato, devono essere ‘concordati’. L’aumento del 20 per cento della produttività non è stato concordato.”

“Infine, per dare continuità alla vertenza, il Coordinamento nazionale Fiom del gruppo Fincantieri decide:

- un pacchetto di 8 ore di sciopero dei lavoratori del Gruppo e delle ditte di appalto, da effettuare entro la metà di luglio, utilizzando il massimo dell’articolazione possibile per massimizzare l’efficacia delle astensioni dal lavoro;

- lo sciopero dello straordinario e delle flessibilità;

- eventuali intese a livello di stabilimento su problemi specifici non dovranno avere nessun riferimento all’accordo separato del 1° aprile, di cui non riconosciamo la validità non essendo stato approvato dalle Rsu e dai lavoratori del Gruppo.”

“Il Coordinamento nazionale Fiom del gruppo Fincantieri, infine, chiede che la crisi venga affrontata con un tavolo nazionale di confronto che permetta una gestione solidale degli scarichi di lavoro e impedisca all’Azienda di usare la crisi per mettere un cantiere contro l’altro e dividere i lavoratori.”


Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

 

Roma, 4 giugno 2009